FUORI SERIE

Signorini ci sa fare


Un tempo c'era il gelato. Piaceva a tutti. Chi lo preferiva al cioccolato, chi al limone, chi invece al pistacchio. Oggi il gelato non è più quello di una volta, il suo gusto ha subito una deriva che lo ha spinto dal dolce al salace. Recentemente il presidente del Consiglio Renzi ha affidato a un gelato la sua risposta al vetriolo a quella vignetta dell'Economist che lo ritraeva, un po' infantile, con un cono in mano, dietro a un impettito Hollande e a una Merkel sempre più imperiale, mentre la barchetta di carta dell'euro faceva acqua da tutte le parti e il povero Draghi si dannava nel tentativo di salvare il salvabile. Ora il gelato ha colpito ancora. Questa volta a farne le spese è il Ministro Madia, paparazzata dai reporter della rivista "Chi" di Signorini, mentre leccava con goduriosa soddisfazione un gelato in macchina. Appena quattro scatti innocenti, se non fosse per il titolo tra il malandrino e l'osceno: "Madia. Ci sa fare col gelato". Ed è successo il finimondo, l'Italia si è divisa in due come il Mar Rosso, roba da Cecil DeMille. Poi, cambio di scena, Signorini si pente: "Bisogna avere l'onestà intellettuale di riconoscere un errore - confessa il re del gossip - e io lo riconosco". Vuoi vedere che ora con quest'ammissione di colpa si rifà una verginità? Mi ricorda troppo quella bellissima scena del film "Quiz show" di Robert Redford, quando Charles Van Doren (il personaggio principale interpretato da Ralph Fiennes) si presenta davanti a una commissione del congresso americano e confessa che il Twenty One a cui aveva partecipato, una specie di Lascia o raddoppia made in Usa, era truccato, e che gli venivano fornite le risposte in anticipo. Pubblico e gran giurì si lasciarono commuovere dalla sincerità e dall'eloquenza delle parole di quell'uomo. Ma Charles-Ralph Fiennes aveva classe e fascino da vendere, mentre Signorini difetta sia dell'una che dell'altra...