Carcere e società

poesia..


Vorrei regalare a questo blog, a Geko..e a tutti i suoi visitatori un attimo di poesia.E' da un bel pò di tempo che supporto ed incoraggio tutti a visitare il sito " dentro e fuori" ( http://www.dentroefuori.org/tpe/) ormai è quasi un anno che seguo i ragazzi della sezione Prometeo di Torino.. pensate che qualche denuto addirittura è uscito, ha rifatto il suo ingresso in società ma continua a scrivere sul sito.Ultimamente, ho apprezzato molto le poesie di un ragazzo che si firma Pierrot.. che ben rappresenta questa figura un pò malinconica ed inafferabile..ecco qui un suo scritto :Il detenuto  E’ un giorno che passa.Voglio sognare,i giorni qui sono tutti uguali,la notte incombe,scende lenta e dolce,scende con i suoi silenzi,ma una pallida luna fa capolino oltre il muro.Muro che mi separa dall’essere libero,mi avvolgo nella mia coperta,mi avvolgo per sognare il Mondo,per scoprire forseche il sogno al risveglio sia quello di giorni già passati,eco di parole,eco di immagini ormai finite,ma questo è solo un delirio,un delirio notturno,delirio di un Detenuto,e da dietro le sbarre si avvolge nella coperta,si avvolge alla coperta cercando calore,versa lacrime molto Amare,le versa ingoiando quelle verità chiuse nel suo cuore. Scritto da Pierrot2 Gennaio 2008 dal sito  " dentro e fuori" ( http://www.dentroefuori.org/tpe/)
probabilmente, chi si è trovato dietro quelle sbarre che non permettono di vedere liberamente il cielo..comprende e condivide questi versi..