Un blog creato da chic47 il 02/11/2005

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ESISTE DAVVERO IL TEMPO, IL DISTRUTTORE?
QUANDO, SUL MONTE IMMOBILE, SPEZZERA' LA FORTEZZA?
E QUESTO CUORE, CHE APPARTIENE INFINITAMENTE AL DIO
QUANDO LO VIOLENTERA'IL DEMIURGO?

SIAMO DAVVERO COSI ANGOSCIOSAMENTE FRAGILI,
COME IL DESTINO VUOLE FARCI INTENDERE?
L'INFANZIA PROFONDA E PROMETTENTE,
SI FA - POI - SILENZIONSA ALLE RADICI?

AH, IL FANTASMA DELL'EFFIMERO
ATTRAVERSA COME UN FUMO
CHI L'ACCOGLIE SENZA SOSPETTI.

NOI SIAMO QUESTO ANDARE ALLA DERIVA,
E PER QUESTO ABBIAMO VALORE,
COME USO DIVINO PRESSO LE DUREVOLI FORZE.

Rainer Maria Rilke

 
 
 
 
 
 
 

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La nostra Paura più Grande

La nostra paura più profonda non è quella di essere inadeguati.
La nostra paura più grande è che
noi siamo potenti al di là di ogni misura.
E’ la nostra luce, non il nostro buio
ciò che ci spaventa.
Ci domandiamo: "Chi sono io per
essere brillante, magnifico, pieno di talento, favoloso?".
In realtà, chi sei tu per non esserlo?
Tu sei un figlio dell’Universo.
Il tuo giocare a sminuirti non serve
al mondo.
Non c’è nulla di illuminato nel
rimpicciolirsi in modo che gli altri non si sentano insicuri intorno a noi.
Noi siamo fatti per risplendere come
fanno i bambini.
Noi siamo fatti per rendere manifesta
la gloria dell’universo che è in noi.
Non solo in alcuni di noi, è in ognuno
di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, noi, inconsciamente, diamo alle altre persone il permesso di fare la stessa cosa.
Quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza automaticamente
libera gli altri.

Nelson Mandela

 
 
 
 
 
 
 

 

 
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Molte Vite, un'Anima Sola Brian Weiss

Post n°169 pubblicato il 22 Giugno 2007 da chic47

Stupefacente e innovatore come sempre, con questo libro Brian Weiss rompe un'altra barriera e un altro tabù: quello del futuro. Diventato celebre per le sue sedute di regressione, nelle quali faceva rivivere ai propri pazienti le vite precedenti, inaugura adesso la tecnica della terapia della progressione. Scritto con il suo consueto stile semplice e coinvolgente, "Molte vite, un'anima sola" riesce al medesimo tempo a stordire e a consolare, e regala un viaggio indimenticabile e benefico nelle vite che saranno.

Brian Weiss, psichiatra, esperto di reincarnazione e ipnosi regressiva. Laureato alla Columbia University e a Yale, ha diretto per anni la Facoltà di Psichiatria del Mount Sinai Medical Center di Miami (Florida).

Brian Weiss sostiene fermamente la validità della terapia regressiva per alleviare disturbi fisici ed emozionali. Ricordare il passato per curare il presente, quindi, per consentire all’inconscio di fare emergere quelle esperienze che, una volta comprese, permetteranno al paziente di guarire.
La regressione a vite precedenti è un metodo di conoscenza del sé molto antico che mira ad ottenere un ricongiungimento spirituale con la memoria della propria vita passata.

Commenti al Post:
sunny_side
sunny_side il 22/06/07 alle 10:19 via WEB
E'un libro di speranza sicuramente. In alcune parti quasi pare che giustifichi ogni nostra azione,in realta' fa tutt'altro poiche' lo scopo e' quello di far capire che bisogna cambiare gia' da questa vita x migliorare il futuro,e se delle cose sono predestinate,e' con il libero arbitrio che possiamo gestirle e viverle in bene o in male. Il libero arbitrio e' ciò che rende liberi e protagonisti della vita,ma ci grava della responsabilità delle scelte.Spiega l'importanza della pazienza, ma sprona ad agire in questo tempo,vivere la vita ma imparando la lezione che questa bellissima scuola cerca di insegnare;capirla,crederci ,ma non applicarla non serve ad evolvere. Il carpe diem non è un mordi e fuggi
 
 
chic47
chic47 il 22/06/07 alle 12:50 via WEB
Il mio sforzo quotidiano di appartenere agli attori protagonisti e non alle comparse,per questa mia vita, mi ha portato spesso a compiere errori strettamente legati a quel libero arbitrio,che altro non è, che quella consapevolezza postuma di aver gestito bene a male ciò che la vita mi offre. Arduo è il compito di chi si pone a giudizio degli altrui arbitri
 
cuore_scalzo
cuore_scalzo il 22/06/07 alle 11:23 via WEB
un libro bellissimo...che si legge tutto d'un fiato..peccato non ne abbia riportato un passo...sarebbe stato spunto di interessanti riflessioni...qui voglio riportare il capitolo I di un altro libro di Weiss "Molte vite un solo amore" che fu post di un mio vecchio blog...:)) A ciascuno di voi è riservata una persona speciale. A volte ve ne vengono riservate due o tre,anche quattro. Possono appartenere a generazioni diverse. Per ricongiungersi con voi,viaggiano attraverso gli oceani del tempo e gli spazi siderali. Vengono dall'altrove, dal cielo. Possono assumere diverse sembianze,ma il vostro cuore le riconosce. Il vostro cuore le ha già accolte come parte di se in altri luoghi e tempi,sotto il plenilunio dei deserti d'Egitto o nelle antiche pianure della Mongolia. Avete cavalcato insieme negli eserciti di condottieri dimenticati dalla storia, avete vissuto insieme nelle grotte ricoperte di sabbia dei nostri antenati. Tra voi c'è un legame che attraversa i tempi dei tempi:non sarete mai soli. L'intelletto può intromettersi e dire:"Io non so chi tu sia". Ma il cuore sa. Lui ti prende la mano per la prima volta e la memoria di questo tocco trascende il tempo e fa sussultare ogni atomo del tuo essere. Lei ti guarda negli occhi,e tu vedi l'anima gemella che ti ha accompagnato attraverso i secoli. Ti senti rivoltare le viscere. Hai la pelle d'oca. Tutto, al di fuori di questo momento,perde importanza. Lui può anche non riconoscerti, anche se finalmente l'hai incontrato di nuovo,anche se in effetti lo conosci. Ma tu puoi sentire il legame che esiste tra voi. Puoi vedere la carica potenziale,il futuro. Lui forse no. Le sue paure, il suo bagaglio intellettuale,i suoi problemi gli creano come un velo sul cuore. Ed egli non lascia che tu lo aiuti a dissipare quel velo. Tu ti affliggi e ti struggi, lui se ne va. Il destino può essere cosi indelicato. Quando invece due persone si riconoscono reciprocamente, non c'è vulcano che erompa con maggiore passione. L'energia liberata è enorme. Il riconoscimento dell'anima gemella può essere immediato. Si avverte un improvvisa sensazione di familiarità,di conoscere già questa persona appena incontrata,ben oltre i limiti cui arriva la mente consapevole. Di conoscerla così profondamente come di solito accade solo con i più intimi membri della famiglia. O anche di più. E di sapere già cosa dire,e come l'altro reagirà. Nasce quindi un senso di sicurezza,e una fiducia ben più grande di quella che si potrebbe pensare di raggiungere in un solo giorno,in una settimana, in un mese. Il riconoscimento dell'anima può essere un processo sottile e lento. All'inizio magari solo un albore di consapevolezza nel momento in cui il velo viene delicatamente sollevato. Non tutti sono pronti ad accogliere subito la rivelazione.C'è una progressione da rispettare,e può darsi che si renda necessaria,da parte di chi lo comprende per primo una certa pazienza. A farti capire che ti trovi di fronte ad un tuo compagno d'anima può essere uno sguardo,un sogno,un ricordo,un sentimento. E tale risveglio può avvenire anche attraverso un tocco delle mani di lui, o il bacio delle labbra di lei, e la tua anima balza di nuovo alla vita. Il tocco che desta può essere quello del tuo bambino,di un tuo genitore,di un fratello,o quello di un amico vero. Oppure può essere quello del tuo diletto,che arriva a te attraverso i secoli per baciarti ancora una volta e per ricordarti che siete sempre insieme...fino alla " fine dei tempi"
 
 
chic47
chic47 il 22/06/07 alle 12:28 via WEB
Il post voleva essere un invito alla lettura di un libro che secondo me, un pò tutti dovremmo leggere,specie chi è spesso travolto da un razionale modo d'esistere. La teoria dell'anima gemella a cui fai riferimento, ben si collega a questo concetto,anzi è suo logico prosieguo. Io personalmente ho potuto verificarne la veridicità nel percorso di questa mia vita. Appare difficile anche a chi ha percezioni in tal senso,coglierne l'attimo e spesso si resta increduli spettatori di ciò che accade. Il ricordo di quanto accaduto forse rende consapevoli, ma quell'attimo è ormai passato e probabilmente un pò ci si rassegna a quella progressione a cui fai riferimento,almeno essa giustifica il non aver saputo cogliere quell'attimo che ti ha trovato completamente impreparato. E' molto probabile che il mio percorso, o meglio, il percorso della mia anima debba ancora ripetersi per poter progredire e alfine con chiarezza saper accogliere quella persona a me dedicata. Grazie del tuo intervento
 
cuore_scalzo
cuore_scalzo il 22/06/07 alle 18:15 via WEB
Mio caro...non ringraziarmi...il tuo sentire mi appartiene...capire l'attimo significa chiudere il cerchio perfetto della ruota karmica...racchiudere nell'attimo l'eternità...riempire i vuoti e volare dentro spazi sconosciuti..colmare i desideri...asciugare lacrime di dolore...ritrovare la speranza...donare un sorriso all'anima..percepire anche nel silenzio l'immensità dell'amore...capire che il mistero della vita è ri-trovare ciò che da sempre ci appartiene...
 
lauviaha
lauviaha il 03/08/07 alle 11:48 via WEB
Buone vacanzeeeeeeeeeeeee. Un abbraccio. egy
 
eterna_bambina75
eterna_bambina75 il 17/08/07 alle 14:47 via WEB
lo conosco l'unica cosa che non condivido con lui è che alla morte una corte decide la nostra prossima incarnazione, io so essere una truffa ad opera dei demoni, essi cacciati dalla terra cava, da agarthi, ora vivono qui e non vogliono la nostra liberta, quindi ci confondono affinche continuiamo a incarnarci sulla terra! ps ho iniziato blog anche sulla terra cava...
 
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Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si distruggono al primo bacio. Il più squisito miele diviene stucchevole per la sua stessa dolcezza, e basta assaggiarlo per levarsene la voglia. Perciò ama moderatamente: l'amore che dura fa così.

W. Shakespeare

 

 

 
 
 
 
 
 
 

SONETTO 121

È meglio esser colpevole che tale esser stimato
quando non essendolo si è accusati d'esserlo;
e perso è ogni valor sincero perché creduto colpa
non dal nostro sentire, ma dal giudizio d'altri.

Perché mai dovrebbero gli occhi altrui adulteri
considerar vizioso il mio amoroso sangue?
Perché nelle mie voglie s'insinuan lascive spie
che a parer lor condannano quel ch'io ritengo giusto?

No, io sono quel che sono e chi mira
ai miei errori, colpisce solo i propri;
potrei esser io sincero e loro non dire il vero,

non venga il mio agir pesato dal loro pensar corrotto;
a men che non sostengano questo mal comune -
l'umanità é malvagia e nel suo mal trionfa.

William Shakespeare




 
 
 
 
 

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