ovunquesarai

Post N° 36


.Ah, non aver più coscienza d’ essere, come una pietra, come una pianta!Non ricordarsi più neanche del proprio nome!Sdrajati qua sull’erba, con le mani intrecciate alla nuca,guardare nel cielo azzurro la bianche nuvole abbarbagliantiche veleggiano gonfie di sole;udire il vento che fa lassù, tra i castagni del bosco, come un fragor di mare..Nuvole e vento.Che avete detto? Ahimè, ahimè. Nuvole? Vento?E non vi sembra già tutto, avvertire e riconoscere chequelle che veleggiano luminose per la sterminata azzurra vacuità sono nuvole?Sa forse d’esser la nuvola?Né sanno di lei l’albero e la pietra, che ignorano anche se stessi; e sono soli.Avvertendo e riconoscendo la nuvola, voi potete, cari miei,pensare anche alla vicenda dell’acqua (e perché no?)che divien nuvola per divenir poi acqua di nuovo.Bella cosa, si. E basta a spiegarvi questa vicendaun povero professoruccio di fisica.Ma a spiegarvi il perché del perché?......L. Pirandello.^_^Ovunquesarai