ovunquesarai
Ogni nostro istante, ogni nostra azione, ogni umore, dolore, amore... è irripetibile; perché la vita stessa è irripetibile! Non siamo preparati ad essa e dovremmo convincerci di non avere seconde possibilità! Tutto ciò che inizialmente scegliamo o consideriamo come leggero rivela presto il suo incredibile peso...nel bene e nel male!...
[…] Se la prese con se stesso, ma alla fine si disse che in realtà era del tutto naturale non sapere quel che voleva. Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future. E’ meglio stare con Tereza o rimanere solo? Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perché non esiste alcun termine di paragone. L’uomo vive ogni cosa subito per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza aver mai provato. Ma che valore può avere la vita se la prima prova è già la vita stessa? Per questo la vita somiglia sempre a uno schizzo. Ma nemmeno << schizzo >> è la parola giusta, perché uno schizzo è sempre un abbozzo di qualcosa, la preparazione di un quadro, mentre lo schizzo che è la nostra vita è uno schizzo di nulla, un abbozzo senza quadro.
<< Einmal ist keinmal >>. Tomas ripetè tra sé il proverbio tedesco. Quello che avviene soltanto una volta è come se non fosse mai avvenuto. Se l’uomo può vivere solo una vita, è come se non vivesse affatto. […]
Milan Kundera
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...Ho conosciuto la vera passione...
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Il mio secondo blog ^__^
Pensieri, sensazioni, emozioni, dolori...tutti miei
da condividere con chi vorrà!
PENSIERI.A.NUDO
« Vento nel Vento | Messaggio #37 » |
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Ah, non aver più coscienza d’ essere, come una pietra, come una pianta!
Non ricordarsi più neanche del proprio nome!
Sdrajati qua sull’erba, con le mani intrecciate alla nuca,
guardare nel cielo azzurro la bianche nuvole abbarbaglianti
che veleggiano gonfie di sole;
udire il vento che fa lassù, tra i castagni del bosco, come un fragor di mare.
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Nuvole e vento
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Che avete detto? Ahimè, ahimè. Nuvole? Vento?
E non vi sembra già tutto, avvertire e riconoscere che
quelle che veleggiano luminose per la sterminata azzurra vacuità sono nuvole?
Sa forse d’esser la nuvola?
Né sanno di lei l’albero e la pietra, che ignorano anche se stessi; e sono soli.
Avvertendo e riconoscendo la nuvola, voi potete, cari miei,
pensare anche alla vicenda dell’acqua (e perché no?)
che divien nuvola per divenir poi acqua di nuovo.
Bella cosa, si. E basta a spiegarvi questa vicenda
un povero professoruccio di fisica.
Ma a spiegarvi il perché del perché?.....
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L. Pirandello
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^_^Ovunquesarai
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