la speransa

moggi luciano


Una vera e propria "Cupola" reggeva le sorti del calcio italiano: questa la conclusione dei magistrati della Procura di Napoli che, nell'atto di chiusura delle indagini, tratteggiano una vera e propria associazione a delinquere "promossa, costituita ed organizzata" dai dirigenti Moggi e Giraudo, dall'ex vicepresidente della Figc Mazzini, dai disegnatori Bergamo e Pairetto e dall'arbitro De Santis.Secondo i pm napoletani Beatrice e Narducci, «l'associazione finalizzata alla frode sportiva» avrebbe controllato e condizionato «l'intero sistema del calcio professionistico italiano nell'intesse dalla Juventus e delle altre società legate all'associazione (Messina, Reggina, Lazio, Fiorentina, Sampdoria, Sampdoria, Arezzo, Sassari Torres)», «realizzando illeciti e ingentissimi profitti economici per tutti gli affiliati all'organizzazione e ai soggetti che comunque ad esse hanno fatto riferimento». La ZarinaSi aggrava intanto la posizione di Maria Grazia Fazi, la potente ex segretaria della Figc, che secondo l'accusa, avrebbe cercato di giocare su due campi, favorendo prima la Juve e poi il Milan. Ad un certo punto però la Fazi sarebbe entrata in conflitto con lo stesso Moggi, tanto da accusarlo pesantemente nel corso di una telefonata : «La devi finire di essere una sanguisuga», gli urlò, «ti abbiamo dato tutto e tu hai preso da tutti». Magistrati nella buferaL'inchiesta rischia di travolgere anche la magistratura sportiva: dopo le intercettazioni uscite nei giorni scorsi che hanno coinvolto i giudici sportivi Laudi e Martellino, il consigliere di Magistratura Democratica Francesco Menditto, in un'intervista al Corriere della Sera, propone la revoca di tutti gli incarichi sportivi dei magistrati. «Il rischio - sottolinea Menditto - è che il commissario straordinario della Federcalcio rimuova lui i magistrati coinvolti o altri; meglio anticiparlo e richiamare i nostri colleghi, a tutela dell'immagine della categoria».Melandri: no all'amnistia per il calcio Il ministro dello Sport, Giovanna Melandri, si dichiara nettamente contraria alla proposta di amnistia per gli indagati negli scandali del calcio, che era stata avanzata nei giorni scorsi dal deputato di Forza Italia Maurizio Paniz. «Ho sentito impropriamenteparlare di un' amnistia per calciopopoli - ha dichiarato la Melandri - , in caso di vittoria dell'Italia ai mondiali. Questo è un discorso che respingo». «Penso che si possa sostenere la nazionale - ha spiegato ilministro - e allo stesso tempo non arretrare di un centimetro dall'altra partita, che si gioca sul campo dell'autoriforma dell'ordinamento sportivo e anche sul livello di riforme legislative, intervento che il governo sta già predisponendo».