LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2011, GIORNO 4


"La prima lettura di oggi accenna alla tragica vicenda di Caino e Abele, senza peraltro raccontare il fatto di sangue.E' curioso, ma è così. Si dice solo che Caino e Abele erano fratelli e che erano diversi tra loro: il primo era un contadino, l'altro un pastore. Stop. A pensarci bene non c'è molto da aggiungere.Il fratello è un "dato" (si sceglie il partner e l'amico, non il fratello). Questo va accolto così com'è.Oggi facciamo fatica a comprendere questa semplice verità, perché siamo abituati a scegliere tutto. Ci piace così. Senza una scelta consapevole le cose non ci sembrano ben fatte.Ma l'esperienza della fraternità non rientra nella sfera delle opzioni. Deve essere accolta e vissuta così come è.Sull'ultimo libro di Mons. Bregantini ho trovato questa storia che non ha bisogno di commento:Lungo il sentiero ripido e pietroso, incontrai un giorno una bambina che recava sulle spalle il suo fratellino. "Cara bambina, le dissi, come fai a portare un carico così pesante?". Ella mi guardò e mi disse: "Non è un carico, signore, è mio fratello!". Restai interdetto. Le parole di questa bambina si sono impresse nel mio cuore. E quando il dolore degli uomini mi opprime, quando il coraggio mi abbandona, la sua parola me lo ricorda: "Non è un fardello quello che stai portando; è tuo fratello!".- Letture del giorno: mercoledì 16 marzo