LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2011, GIORNO 7


19 marzo, solennità di San Giuseppe. Pare strano che in Quaresima si possa fare festa, ma per San Giuseppe e l'Annunciazione del Signore (25 marzo) è proprio così.La liturgia ci presenta Giuseppe come "un uomo mite, amato da Dio e dagli uomini, fedele", capace di stare faccia a faccia con Dio (sono le parole con cui il libro del Siracide descrive Mosè).Lontano dall'immagine oleografica, San Giuseppe è una figura di grande modernità: è al tempo stesso dubbioso e credente, una specie di ossimoro umano. E' tormentato dal dubbio nei confronti di Maria, eppure si fida di un angelo sognato nella notte: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo" (Mt 1,20). Quando nasce Gesù, Giuseppe si dimostra uomo concreto e accorto. Fiuta il pericolo di Erode (di nuovo un angelo gli appare in sogno: Mt  2,13) ed emigra in Egitto per mettere in salvo il bambino. Alla morte di Erode (ancora l'angelo in sogno: Mt 2,19) decide di tornare nella Terra dei Padri, ma per paura del re Archelao segue per l'ennesima volta il consiglio del suo angelo onirico (vedi Mt 2,22) e fissa la sua residenza a Nazaret, un paesino insignificante della Galilea. Qui, lontano dai riflettori, fa crescere Gesù guadagnandosi da vivere col suo lavoro di carpentiere (non solo falegname, verrebbe da dire artigiano edile).Della sua morte la Scrittura non parla. Di lui si può dire che è stato un credente. "Chiamato da Dio, obbedì [come Abramo] partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava" (Eb 11,8). San Giuseppe dubbioso e risoluto, prega per noi.- Letture del giorno: sabato 19 marzo