LA SCOMMESSA

CONTRO L'IMPOVERIMENTO DELLE FAMIGLIE


 Va bene la lotta dei Comitati per ottenere l'interramento della Rho-Monza e per bloccare l'installazione di un nuovo inceneritore (oltre a quello già esistente di Incirano)...Va bene l'azione per la legalità per contrastare l'infezione mafiosa della nostra economia e società...Va bene l'impegno all'interno di parrocchie e oratori, come pure nelle associazioni di volontariato per promuovere un tessuto sociale vivo...Tutto questo va bene, ma oggi non basta. E' necessario dare più attenzione al tema del LAVORO (la fine indecorosa della Metalli Preziosi deve interpellarci tutti).La politica - a livello locale e nazionale - è chiamata a compiere uno sforzo di progettualità per individuare percorsi di sviluppo (creazione di ricchezza) e meccanismi perequativi (redistribuzione della risorse prodotte). La direzione potrebbe essere questa: insieme per ricostruire, insieme per condividere. Non basta produrre di più, occorre imparare a condividere di più. In questo senso mi pare che il Fondo Famiglia Lavoro istituito dal Cardinale Tettamanzi per venire in aiuto alle famiglie colpite dalla crisi occipazionale sia un messaggio politico forte.Occorre impegnarsi per creare più giustizia sociale, per frenare il processo di impoverimento delle famiglie, per evitare che i fortunati e i furbi riescano a salvarsi in qualche modo, mentre i lavoratori e i soggetti più deboli vengano travolti.Solidarietà non è buonismo, ma sentirsi sulla stessa barca e impegnarsi tutti per raggiungere lo scopo comune.Di questo, penso, abbiamo bisogno oggi in Italia: solidarietà per dare impulso all'economia e solidarietà per condividere i frutti di questo sforzo comune.Solo così il nostro Paese può rinascere.