LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2011, GIORNO 17


Ride bene chi ride ultimo, pensa Dio.Abramo si era messo a ridere di nascosto quando se ne stava prostrato con la faccia a terra di fronte a Dio che gli aveva preannunciato un figlio dalla moglie Sara: "A uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all'età di novant'anni potrà partorire?" (Gen 17,17).Anche Sara aveva riso fra sé, sentendo parlare dall'interno della tenda della sua imminente (e improbabile) gravidanza: "Avvizzita come sono, dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!". Ma il Signore disse ad Abramo: "Perché Sara ha riso dicendo: "Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia"? C'è forse qualche cosa d'impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te tra un anno e Sara avrà un figlio". Allora Sara negò: "Non ho riso!", perché aveva paura; ma egli disse: "Sì, hai proprio riso" (Gen 18,12-15).Di queste risate incredule Dio volle conservare traccia. Per questo impose al neonato il nome di Isacco, che in ebraico signica "Dio ride".Nome tanto più appropriato in quanto la stessa Sara, dopo il parto, commentò: "Motivo di lieto riso mi ha dato Dio: chiunque lo saprà riderà lietamente di me! Chi avrebbe mai detto ad Abramo che Sara avrebbe allattato figli? Eppure gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia!" (Gen 21,6-7).La religione può essere prevedibile e ripetitiva, Dio no. E' l'eterno Sorprendente, il tanto Atteso che si rivela in modo sempre inatteso... Sbuca da dove meno te lo aspetti.*   *   *Conosce qualcosa di Dio chi non si pronuncia troppo facilmente su di Lui. Dio ride dei nostri schemi quadrati nei quali ci sforziamo di ingabbiarlo. Lo ha spiegato bene Gesù a Nicodemo: "Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito" (Gv 3,8). - Letture del giorno: martedì 29 marzo