LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2011, GIORNO 21


La prima lettura di oggi presenta la condizione perché l'alleanza sia effettiva: “Ognuno getti via gli abomini che sono sotto i propri occhi e non vi contaminate con gli idoli d’Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio” (Ez 20,7).E' l'idolatria, non l'ateismo, il peccato dei nostri tempi: fissare lo sguardo sulle cose prendendole per fonte di vita. Idolatria è mirare ad un bersaglio sbagliato. Camminare a passo spedito verso una porta dipinta sul muro e sbattere il naso sulla parete. San Francesco direbbe: "Servire il servo e non il padrone".Il monaco Enzo Bianchi, priore di Bose, ripete spesso: "Non ci sono credenti e non credenti, ma anti-idolatri e idolatri".Per evitare semplificazioni va detto che l'idolatria può essere un atteggiamento riconoscibile in chi crede e in chi non crede, e così pure l'anti-idolatria. *   *   *Per i catecumeni la Quaresima è il tempo di preparazione prossima al Battesimo; per chi invece è già cristiano è tempo di riscoperta del Battesimo.Nel rito del Battesimo prima di volgersi verso la luce occorre voltare le spalle alle tenebre. Prima di dire "sì" a Cristo, bisogna pronunciare un "no" chiaro a tutto cio che è male. Prima di dire "credo" è necessario dire "rinuncio a Satana... e a tutte le sue opere... e a tutte le sue seduzioni". Prima di indossare la veste bianca, occorre deporre "l'uomo vecchio".Attenzione però: non è l'uomo che si orienta al bene, è piuttosto il bene che lo fa buono; non è l'uomo che decide di tornare a Dio, è Dio che lo attira a sé."Ma Dio li salvò per il suo nome... Si ricordò della sua alleanza con loro e si mosse a compassione, per il suo grande amore" (Sal. 106,8.45).Letture del giorno: sabato 2 aprile