LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2011, GIORNO 23


Un verbo che fa rima con Quaresima è "discernere":"Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere (in greco dokimàzein) la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto" (Rm 12,2).Anche se il vangelo di oggi avvisa: "Non giudicate e non sarete giudicati", il cristiano è consapevole di dover "vagliare ogni cosa" (1 Ts 5,21), esercitando un attento discernimento per trovare il bene.Del resto, se si legge in modo serio il vangelo, si comprende che Gesù non intende fare dei suoi discepoli delle persone acritiche, incapaci di prendere posizione. Tutt'altro!Gesù mette soltanto in guardia: non giudicate con ipocrisia (la pagliuzza e la trave!), "non giudicate secondo le apparenze" (Gv 7,24), non giudicate "secondo la carne" (cioè non siate voi il metro di misura con cui misurate gli altri e le situazioni)... E soprattutto: non condannate, lasciate a Dio l'ultima parola!Per il resto giudicate, giudicate, giudicate! Secondo lo Spirito.Come infatti scrive San Paolo: "L'uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. L'uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo" (vedi 1 Cor 2).- Letture del giorno: lunedì 4 aprile