Gesù a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».Si può essere della "compagnia" di Gesù e non essere realmente con Lui, anzi essere contro. Anche Guda faceva parte dei Dodici, ma durante l'ultima cena "uscì. Ed era notte" (
Gv 13,30).Pietro era il "capogruppo", ma Gesù lo fulmina come un nemico di Dio. Smaschera come diabolici i suoi pensieri all'apparenza pii e ragionevoli.Scriveva don Primo Mazzolari nel 1934 commentando la parabola del figliol prodigo:- Se uno dice: "Io amo Dio" e odia il suo fratello, è bugiardo, perché chi non ama il suo fratello che ha veduto, non può amar Dio che non ha veduto. E questo è il comandamento che abbiamo da Lui: che chi ama Dio ami anche il suo fratello (1 Gv 4,20-21). [...]L'anti-Chiesa può essere nella Chiesa stessa: come l'anticristo può essere accantonato nel mio animo di credente e di cristiano. Siamo tutti fuori e tutti dentro perché ognuno, nella propria inadempienza, è mancante; come nella propria insufficienza ha già la possibilità di rientrare.Un po' di Chiesa è ovunque; un po' di mondo è ovunque. Dei due figliuoli della parabola, nessuno è dentro del tutto. Sono ambedue fuori; non interamente però...E' necessario imparare a riconoscere la mascherata del male (anche e soprattutto quando si presenta come bene).Nella via cristiana il marchio di garanzia si scrive "croce" e si legge "amore fino alla fine" (Gv 13,1). Non esiste cristianesimo senza croce. "Gesù faceva questo discorso apertamente" (Mc 8,32).- Letture del giorno:
lunedì 11 aprile