LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2011, GIORNO 30


Gesù a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».Si può essere della "compagnia" di Gesù e non essere realmente con Lui, anzi essere contro. Anche Guda faceva parte dei Dodici, ma durante l'ultima cena "uscì. Ed era notte" (Gv 13,30).Pietro era il "capogruppo", ma Gesù lo fulmina come un nemico di Dio. Smaschera come diabolici i suoi pensieri all'apparenza pii e ragionevoli.Scriveva don Primo Mazzolari nel 1934 commentando la parabola del figliol prodigo:- Se uno dice: "Io amo Dio" e odia il suo fratello, è bugiardo, perché chi non ama il suo fratello che ha veduto, non può amar Dio che non ha veduto. E questo è il comandamento che abbiamo da Lui: che chi ama Dio ami anche il suo fratello (1 Gv 4,20-21). [...]L'anti-Chiesa può essere nella Chiesa stessa: come l'anticristo può essere accantonato nel mio animo di credente e di cristiano. Siamo tutti fuori e tutti dentro perché ognuno, nella propria inadempienza, è mancante; come nella propria insufficienza ha già la possibilità di rientrare.Un po' di Chiesa è ovunque; un po' di mondo è ovunque. Dei due figliuoli della parabola, nessuno è dentro del tutto. Sono ambedue fuori; non interamente però...E' necessario imparare a riconoscere la mascherata del male (anche e soprattutto quando si presenta come bene).Nella via cristiana il marchio di garanzia si scrive "croce" e si legge "amore fino alla fine" (Gv 13,1). Non esiste cristianesimo senza croce. "Gesù faceva questo discorso apertamente" (Mc 8,32).- Letture del giorno: lunedì 11 aprile