LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2011, GIORNO 32


Gesù parla, parla... e i Dodici non capiscono: "Ma quelli non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto".Anche Giuseppe, nella prima lettura, mostra di non comprendere il comportamento del padre Giacobbe che volendo benedire i suoi due figli, Èfraim e Manasse, dà la precedenza al più piccolo.Ecco un buon criterio per il discernimento: se di Dio si capisce tutto, non è Dio.Come scrive il profeta Isaia:Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.Quanto il cielo sovrasta la terra,tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.La scelta del piccolo e del povero è una costante dell'agire di Dio. San Paolo lo spiega così:  "Quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio" (1 Cor 1,27-29). "Saepe iuniori Dominus revelat quod melius est", scrive San Benedetto nel capitolo III della sua Regola. "Spesso il Signore rivela al più giovane la soluzione migliore".- Letture del giorno: mercoledì 13 aprile