LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2011, GIORNO 35


La seconda lettura di oggi (Ef. 6,10-19) ci invita a combattere. Si tratta di una sequenza che deve molto al linguaggio apocalittico, ma il senso è chiaro: il male deve ricevere da parte nostra un'opposizione netta e decisa.«Si può essere allo stesso tempo soldato di Cristo e soldato per il nazionalsocialismo, si può combattere per la vittoria di Cristo e della sua Chiesa e contemporaneamente combattere perché vinca il nazionalsocialismo?». A porsi queste domande era Franz Jägerstätter, un contadino austriaco (beatificato da Benedetto XVI il 26 ottobre del 2007) che si oppose frontalmente al nazismo a partire dalla sua coscienza cristiana. Il 9 agosto 1943, ore 16, fu ghigliottinato nel carcere di Brandeburgo sull'Havel.Un altro testimone/martire antinazista, il luterano Dietrich Bonhoeffer, ammoniva con chiarezza: "Soltanto chi alza la voce a favore degli ebrei può cantare gregoriano!". Il 9 aprile 1945 fu impiccato nel lager di Flossenbürg.Chi segue Cristo - pur con i propri limiti e peccati - è chiamato a essere risoluto nel combattere il male. Al tempo del fascismo e del nazismo non era facile riconoscere Mussolini e Hitler come espressione del male. Eppure alcuni hanno visto con chiarezza e si sono comportati di conseguenza; altri invece si sono lasciati influenzare dall'ideologia o dalla paura.Anche oggi non è sempre facile riconoscere il male e denunciarlo. Per questa parresìa potrebbe esserci un prezzo da pagare, ma il vangelo chiede di essere gridato dai tetti.- Letture del giorno: sabato 16 aprile