LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2011, GIORNO 37


Lunedì santo: la liturgia propone due storie che hanno il sapore dell'apologo sapienziale: quella di Giobbe e quella di Sara e Tobia.In entrambi i casi si tratta di vicende segnate dal potere demoniaco che provoca sofferenza e morte. L'esito tuttavia è di salvezza (per grazia e in seguito ad un cammino di maturazione).Del diavolo si può arrivare a pensare che forse non esista, anche se la Scrittura ne parla diffusamente e la tradizione della Chiesa ne attesta l'azione nelle cose umane (vedi Catechismo Chiesa Cattolica, n.391 e seguenti). Qualunque cosa si pensi del diavolo, bisogna però riconoscere che il "demoniaco" si incontra nella storia degli uomini. Il male c'è e, quando si manifesta, fa impressione. In alcune situazioni giunge ad essere talmente disumano e crudele da esser detto a ragione diabolico, infernale... San Paolo lo chiama «mistero di iniquità» (2 Ts 2,7). Nel vangelo di Luca si parla invece dell'«ora» e del «potere delle tenebre» (vedi Lc. 22,53).In ogni caso Cristo (e con lui ogni credente) deve passare necessariamente attraverso la lotta con il male e con la morte.E' il movimento propriamente pasquale, cantato nella Sequenza di Pasqua del rito romano: Mors et vita duelloconflixere mirando;dux vitae mortuus,regnat vivus.Morte e vita si sono affrontatein un prodigioso duello.Il Signore della vita era morto;ma ora vivo, trionfa.In questa prospettiva, si capisce l'importanza di prendere sul serio l'invito di Gesù: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo» (Lc 21,34-36).  - Letture del giorno: lunedì santo - 18 aprile