LA SCOMMESSA

LA MALA INFORMACIÓN DEL “GIORNO”


Venerdì sera si è svolto il Consiglio Comunale durante il quale è stata presentata la seconda parte della Relazione della Commissione speciale di controllo, istituita dopo la famosa cena al Centro Falcone e Borsellino.Ecco come Il Giorno riferisce le conclusioni cui è giunta la Commissione.Per ingrandire clicca sull'immagine.
Spiace dirlo, ma mi pare un caso di mala informaciòn che induce il lettore a credere una cosa diversa rispetto alle conclusioni offerte dalla Relazione della Commissione.Invece di fare chiarezza Il Giorno alimenta i sospetti: cui prodest?Che Mandalari abbia lavorato a Paderno Dugnano non è un elemento che emerge dalla Relazione come invece fa pensare il titolo dell'articolo ("Il dossier antimafia conferma: le mani del boss su tre appalti"). Era un fatto noto a tutti da prima che si istituisse la Commissione consiliare. Anzi, proprio per questo è stata creata la Commissione di controllo!Queste sarebbero le "rivelazioni inquietanti" di cui si legge nell'articolo?!  Queste sarebbero le "rivelazioni della commissione" da "ritenere gravi" secondo quanto attribuito nel virgolettato al Sindaco?! Sinceramente non ricordo se Alparone ha usato o no questa espressione (lo dirà la videoregistrazione della seduta). In ogni caso sia chiaro: la Relazione della Commissione non contiene "rivelazioni". *   *   *Ho già pubblicato i documenti ufficiali della Commissione consiliare ritenendo così di fare un servizio utile a chi desidera capire come stiano le cose.Per chiarezza riassumo i "punti fermi" che si ricavano dalla Relazione:"Sono stati individuati n.3 appalti specifici sui quali si è concentrata l'attività di indagine e analisi".In tutti e tre i casi non sono stati riscontrati atti amministrativi emessi dalla Giunta da cui emergano collusioni con le mafie. Tutti gli atti amministrativi risultano regolari.Per quanto riguarda l'appalto relativo al servizio rimozione neve "si riscontra una certa rotazione alle assegnazioni, ma 2 Aziende sono sempre assegnatarie dell’appalto e soprattutto una è di Paderno Dugnano e una è di Bollate". La ditta di Bollate appare collegata a Vincenzo Mandalari (arrestato, dopo alcuni mesi di latitanza, per associazione mafiosa). Non va dimenticato però che sul piano formale l'appalto non presenta irregolarità.Per quanto riguarda l'appalto della pista ciclabile di via Serra-via Mazzini a Palazzolo l'appalto è stato regolarmente assegnato alla ditta IMES srl di Bollate, il cui procuratore è ancora Vincenzo Mandalari. In questo caso l'opera è stata realizzata male e non è finita per cui la Commissione ha quantificato il danno per il Comune in € 6.799,81. In ogni caso, anche qui non si riscontrano responsabilità da parte della Giunta.Circa il terzo appalto, relativo ad opere di urbanizzazione a scomputo in via Puecher, "non si sono evidenziate irregolarità tra aziende e Pubblica Amministrazione" in quanto l'assegnazione dei lavori alla ditta IMES di Mandalari è stata decisa dal committente privato e non dal Comune di Paderno Dugnano.La relazione si conclude con tre indicazioni per il futuro: 1) l'Amministrazione padernese dovrà dotarsi di nuovi strumenti di controllo per una maggiore trasparenza sugli appalti e sull'esecuzione dei lavori; 2) dovrà fare più attenzione al momento della stipula dei contratti e poi in fase di verifica a lavori ultimati; 3) è invitata a verificare se negli elementi emersi sussistano sospetti di reato che la Commissione non ha preso in esame in quanto non rientrano nel mandato assegnatole.Questi sono i punti fermi che emergono dalla Relazione. Il fatto che Mandalari abbia lavorato con regolarità a Paderno Dugnano non risulta collegabile a irregolarità nell'assegnazione degli appalti. Se poi vi sono eventuali altre responsabilità, spetta alla magistratura chiarire.Ecco che cosa dice la Relazione: né più, né meno. *   *   *Per il resto proviamo a riflettere in modo serio: il presunto boss di Bollate era persona conosciuta al Villaggio Ambrosiano e, in genere, a Paderno Dugnano. Nella nostra città Vincenzo Mandalari aveva amici, colleghi, parenti... Se qualcuno del centrodestra o del centrosinistra avesse avuto dei sospetti, avrebbe certamente segnalato il pericolo. Invece, a quanto pare, nessuno ha sollevato obiezioni al fatto che gli appalti venissero assegnati a Vincenzo Mandalari.Che dire?Formulo due ipotesi: 1) tutti sapevano che Vincenzo Mandalari era legato alla 'ndrangheta e hanno taciuto per complicità o per paura; 2) nessuno immaginava che dietro di lui ci fosse la criminalità organizzata, altrimenti avrebbero fatto qualcosa. La seconda possibilità mi sembra più credibile.Questi ragionamenti però sono altra cosa rispetto alla Relazione della Commissione speciale di controllo: dal documento - lo ripeto ancora - non emerge nulla di significativo sul piano della legittimità degli atti amministrativi. Il resto è di competenza della magistratura.Insomma: l'articolo del Giorno (e il titolo scelto) non aiutano a capire.