LA SCOMMESSA

ANTIMAFIA, L'INTERVENTO DEL CONSIGLIERE COMUNALE ZILIOLI (PD)


 Venerdì sera, durante il dibattito in Consiglio Comunale, solo il consigliere PD, Umberto Zilioli (membro della Commissione speciale di controllo), ha letto un intervento scritto. Gli altri hanno parlato a braccio, dicendo cose più o meno chiare e condivisibili. Personalmente preferisco le persone che riflettono prima di parlare ed osservano una certa disciplina sulle parole che pronunciano. In tempi caratterizzati da chiacchiere, gossip e superficialità mi pare un segno apprezzabile. Ho chiesto perciò a Zilioli il testo del suo intervento, che pubblico di seguito.La commissione speciale ha terminato i lavori riguardanti la 2^ parte della indagine il 28/3/2011 con ulteriori 10 riunioni rispetto alle 10 della prima parte.Il PD ha fortemente voluto questa commissione speciale, ma ha anche votato contro un’ inutile proroga che ha allungato i tempi di un mese.Le conclusioni della commissione hanno sostanzialmente verificato la correttezza della attività deliberativa della amministrazione comunale, sia attuale sia trascorsa.Il richiamo, nelle conclusioni della relazione, affinché la amministrazione si doti di ulteriori strumenti di controllo e ponga maggiore attenzione alle procedure di controllo, non è un rimprovero al lavoro svolto, ma un monito a non abbassare mai la guardia di fronte alla presenza delle mafie.Crediamo che per combattere la presenza delle mafie, oltre al buon governare con credibilità e competenza, serva una forte capacità operativa di “intelligence”.Sappiamo che le mafie da alcuni anni hanno adottato una strategia di basso profilo, abbandonando le stragi e dedicandosi ad attività meno appariscenti, servendosi , ahimè, anche di coperture apparentemente legali che permettono di nascondere i loro traffici illeciti.Dalla ordinanza “Infinito” è riportato:Le indagini hanno consentito di accertare che in Lombardia risultano operare (ma il dato è per difetto) le seguenti locali: Milano, Cormano, Bollate, Bresso, Corsico, Legnano, Limbiate, Solaro, Pioltello, Rho, Pavia, Canzo, Mariano Comense, Erba, Desio e Seregno.Certamente sono presenti altre locali, come attesta un’intercettazione ambientale del 13.06.08, dalla quale emerge che ci sono venti locali con cinquecento uomini.La locale è un livello della organizzazione mafiosa che comprende più 'ndrine o famiglie di una stessa zona geografica.Tutto questo è scritto, nella ordinanza, dai magistrati.Sabato 9 aprile si è svolto un importante incontro, presso la nostra biblioteca, sul tema “la mafia in Brianza” organizzato dal Lions Club di Paderno Dugnano e patrocinata dal comune. I magistrati che sono intervenuti hanno sottolineato l'estremo disagio che vive il nostro territorio ed hanno ribadito il concetto che lottare contro la mafia vuol dire soprattutto sostenere la legalità in ogni settore del vivere quotidiano.E’ per questo motivo che crediamo nel lavoro della magistratura e solidarizziamo con essa contro gli ignobili attacchi che le arrivano.Ringraziamo il presidente Napolitano che ha ricordato uno per uno i dieci magistrati uccisi dai terroristi negli anni di piombo:Emilio Alessandrini (29-1-79)Mario Amato (23-6-80)Fedele Calvosa (8-11-78)Francesco Coco (8-6-76)Guido Galli (19-3-80)Nicola Giacumbi (16-3-80)Girolamo Minervini (18-3-80)Vittorio Occorsio (10-7-76)Riccardo Palma (14-2-78)Girolamo Tartaglione (10-10-78)Crediamo inoltre nell’istituzione delle intercettazioni legali, perché riteniamo che il cittadino onesto non abbia nulla da temere da esse.Riteniamo che siano uno strumento utile, come riportato ed evidenziato nella ordinanza “Infinito” che ha condotto all’arresto di circa 180 persone accusate di associazione mafiosa.Riteniamo ancora che gli uomini politici, in virtù del mestiere che fanno ed al quale non sono stati costretti da nessuno, senza reticenze, debbano permettere che ogni loro atto sia di pubblico dominio.Crediamo che questo debba essere fatto in nome dei tanti magistrati e giudici uccisi dalla mafia, tra cui ricordo:Cesare Terranova (25-9-1979)Gaetano Costa (6-8-1980)Giangiacomo Ciaccio Montalto (26-1-1983)Bruno Caccia (26-6-1983)Rocco Chinnici (29-7-1983)Antonino Saetta 25-9-1988)Rosario Livatino (21-9-1990)Antonino Scopelliti (9-8-1991)Giovanni Falcone (23-5-1992)Francesca Morvillo (23-5-1992)Paolo Borsellino (19-7-1992)Termino il mio intervento con una frase di uno di questi magistrati che credeva nel sincero impegno delle forze migliori delle istituzioni:“Si muore, in genere, perché si è soli”Il magistrato è Giovanni Falcone.Umberto Zilioliconsigliere comunale PD