LA SCOMMESSA

OBAMA E OSAMA, CRISTIANI E MUSULMANI


L'uccisione in Pakistan di Osama Bin Laden riempie le pagine dei giornali e dei siti di tutto il mondo. Di fronte a questo fatto provo una sensazione strana, un misto di sollievo e disgusto per quanto che è successo e un senso di timore per le possibili conseguenze legate soprattutto alla decisione di occultare il cadavere sul fondo del mare.Mi ritrovo pienamente nelle considerazioni fatte oggi dal priore di Bose, Enzo Bianchi, su La Stampa: Ma fare festa è sbagliato.Anche dal Direttore della Sala stampa vaticana, P. Federico Lombardi, sono giunte parole chiarissime: “Di fronte alla morte di un uomo, un cristiano non si rallegra mai, ma riflette sulle gravi responsabilità di ognuno davanti a Dio e agli uomini, e spera e si impegna perché ogni evento non sia occasione per una crescita ulteriore dell’odio, ma della pace”.Il SIR, agenzia stampa della CEI, ha pubblicato oggi un'intervista ad un teologo musulmano tunisino che insegna all'Università Gregoriana: SIR 03/05/2011 - 11:51OSAMA BIN LADEN: MOKRANI (MUSULMANO), “ERA ORMAI ALLA FINE”“Bin Laden e la sua folle ideologia erano stati sconfitti da anni sul piano del loro impatto sull’opinione pubblica islamica popolare”. Esordisce così Adnane Mokrani, teologo musulmano di origine tunisina, docente alla Pontificia Università Gregoriana, al quale il SIR ha chiesto un parere sull’uccisione di Osama Bin Laden (clicca qui). “Lo abbiamo constatato soprattutto – prosegue lo studioso - con le ultime rivoluzioni arabe democratiche e pacifiche che rappresentano un segno significativo che i popoli non hanno seguito l’appello violento di Ben Laden ma una strada totalmente e radicalmente diversa. E questo è stato il vero fallimento e la vera morte di Bin Laden”. Certo, ammette Mokrani, “ci potrebbero essere tracce e cioè minuscoli gruppi sparsi nel deserto del Maghreb islamico, in alcune zone dell’Afghanistan e del Pakistan che possono attaccare come hanno fatto alcuni giorni fa a Marrakech. Qualche traccia del terrorismo dunque rimane, ma questa ideologia era ormai alla fine”. E sulle prospettive future, aggiunge: “la vera speranza non mi viene dall’uccisione di Bin Laden ma mi viene dal cambiamento profondo che i popoli a maggioranza islamica stanno vivendo in questo momento, dall’Iran al Bahrein. Da quella ondata e presa di coscienza importante che sta determinando in quei paesi una resistenza popolare e pacifica contro le derive del fondamentalismo e del terrorismo”. *   *   * Un'ultima considerazione a partire dai fatti di questi giorni: occorre investire molte energie nella mutua conoscenza tra cristiani e musulmani. Anche a Paderno Dugnano è importante promuovere relazioni di stima e collaborazione tra persone di fede diversa. A questo proposito segnalo due iniziative. La prima si terrà venerdì 6 maggio al Villaggio Ambrosiano ed è promossa dalla Chiesa Evangelica di Via Messico 3: "Incontro di preghiera per il mondo musulmano" a cura del gruppo interculturale "Fede, speranza, amore".La seconda iniziativa si svolgerà invece a Milano ed è di alto livello: tre appuntamenti della Cattedra del Dialogo promossa dal Servizio Ecumenismo e Dialogo della Diocesi di Milano.In ambito civile a Paderno Dugnano è attiva da alcuni anni la "Rete Intercultura" che collega tutte le scuole della città (dalle materne al Gadda) in vista di un'azione coordinata nei confronti degli alunni stranieri e delle loro famiglie. Presiosissimi, inoltre, il Doposcuola "ABC 6+ free" presso l'Oratorio del Villaggio Ambrosiano e i vari interventi realizzati nel quartiere nell'ambito del Progetto Agorà, come pure lo sportello immigrazione offerto dalle Acli attraverso Rosalba Brambilla.