LA SCOMMESSA

IL PAPA NEL NORDEST: "SERVE UNA NUOVA GENERAZIONE DI POLITICI"


 Il Papa Benedetto XVI, in visita alle Chiese del Nordest (Aquileia-Venezia), ha rinnovato oggi l'invito a lavorare per il bene comune secondo lo stile della Lettera a Diogneto (vedi in particolare i capitoli V e VI).Per chi conosce questo antico scritto cristiano si tratta di un'indicazione di estremo interesse: no a qualsivoglia crociata in nome dei propri ideali, ma costruzione di una città più umana in un atteggiamento di sim-patia e com-pagnia verso l'umanità. E' lo stile del Concilio Vaticano II, che si trova sintetizzato nelle prime parole della Gaudium et Spes!Ecco un passaggio del discorso del Papa ad Aquileia:Siete chiamati a vivere con quell’atteggiamento carico di fede che viene descritto dalla Lettera a Diogneto: non rinnegate nulla del Vangelo in cui credete, ma state in mezzo agli altri uomini con simpatia, comunicando nel vostro stesso stile di vita quell’umanesimo che affonda le sue radici nel Cristianesimo, tesi a costruire insieme a tutti gli uomini di buona volontà una “città” più umana, più giusta e solidale.Come attesta la lunga tradizione del cattolicesimo in queste regioni, continuate con energia a testimoniare l’amore di Dio anche con la promozione del “bene comune”: il bene di tutti e di ciascuno. Le vostre comunità ecclesiali hanno in genere un rapporto positivo con la società civile e con le diverse Istituzioni. Continuate ad offrire il vostro contributo per umanizzare gli spazi della convivenza civile. Da ultimo, raccomando anche a voi, come alle altre Chiese che sono in Italia, l’impegno a suscitare una nuova generazione di uomini e donne capaci di assumersi responsabilità dirette nei vari ambiti del sociale, in modo particolare in quello politico. Esso ha più che mai bisogno di vedere persone, soprattutto giovani, capaci di edificare una “vita buona” a favore e al servizio di tutti. A questo impegno infatti non possono sottrarsi i cristiani, che sono certo pellegrini verso il Cielo, ma che già vivono quaggiù un anticipo di eternità.(Assemblea del 2° Convegno di Aquileia, Discorso del Papa, 7 maggio 2011)