LA SCOMMESSA

RELAZIONE DIA (2° SEMESTRE 2010): MAFIE E AFFARI IN LOMBARDIA


 Il 13 agosto è stata resa nota la Relazione della Direzione Investigativa Antimafia relativa al secondo semestre 2010. Si tratta di un corposo volume di 536 pagine che offre una fotografia dell'attività criminale e delle azioni di contrasto nel periodo preso in esame.
Relazione integrale: scarica il file pdf (240 MB) Per capire come leggere questo documento è utile l'analisi del giornalista Roberto Galullo del Sole 24 Ore.Di seguito riporto i contenuti principali che riguardano la Lombardia. 'Ndrangheta calabrese
Mafia sicilianaSi conferma il legame consolidato tra Sicilia e Lombardia "sia sul fronte delle attività criminali tradizionali, che delle opportunità di profilo più evoluto che la Regione offre e continuerà ad offrire per il riciclaggio ed il reimpiego di capitali illeciti" (pag. 133). In particolare: traffico di stupefacenti, "infiltrazioni nei vari settori dell'imprenditoria e degli appalti pubblici nonché nelle mediazioni finanziarie, attraverso l'uso di figure professionali (operatori economici, amministratori pubblici collusi o comunque compiacenti) dotate di competenze in materia tributaria, finanziaria e fiscale, con le intuibili ripercussioni inquinanti nel sistema economico legale" (pag. 133-134).Per comodità riporto integralmente un brano della relazione DIA relativo all'azione di Cosa Nostra in Lombardia (pag 134):
Camorra campana"Nel corso del semestre Milano, Bergamo e Como sono risultate moderatamente esposte a dinamiche camorristiche" (pag. 311). Criminalità organizzata di origine stranieraCriminalità albanese: "Le province di Milano, Brescia e Varese si confermano quali aree di stoccaggio di ingenti quantitativi di droghe" (pag. 406). "Lo sfruttamento della prostituzione continua a rivelarsi tra i principali interessi illeciti dei criminali albanesi in Lombardia - spesso connesso alla commissione di reati relativi agli stupefacenti - in connubio con i romeni o con gli autoctoni, e si concretizza con la riduzione in schiavitù di ragazze di diversa etnia, più sovente di nazionalità rumena" (pag. 407).Criminalità rumena: Organizzazioni rumene in Lombardia sono responsabili di microcriminalità diffusa (delitti contro il patrimonio) ma soprattutto di sfruttamento della prostituzione. La Relazione parla di "una vera e propria gestione imprenditoriale della prostituzione. Reclutano giovani donne in Madrepatria, anche minorenni prelevate da orfanotrofi, oppure ragazze cedute agli sfruttatori dagli stessi familiari, previo compenso in denaro. Elemento di primaria importanza nella conduzione di siffatto illecito è il controllo delle aree sulle quali far esercitare il meretricio, considerato un vero e proprio posto di lavoro" (pag. 415). In proposito è emblematica l'operazione "Fata" (giugno 2010), che ha portato alla custodia cautelare di 46 soggetti, quasi tutti romeni, ritenuti "responsabili e partecipi di un'associazione dedita al reclutamento, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di connazionali, anche minorenni. L'organizzazione controllava in modo esclusivo alcune strade di Milano, pretendendo da altri sfruttatori un vero e proprio 'diritto di superficie', garantito dal pagamento di una somma di 250 euro settimanali per ragazza" (pag. 415).Crimilanità nordafricana (Tunisia, Marocco, Algeria...): E' attiva in Lombardia soprattutto nello spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina (pag. 421 ss).Criminalità nigeriana: E' poco attiva in Lombardia (pag. 428).Criminalità cinese: E' attiva in Lombardia soprattutto nei seguenti ambiti: introduzione in Italia di merci contraffatte, immigrazione clandestina connessa allo sfruttamento sessuale e al lavoro nero (pag. 431).Criminalità sudamericana: opera massicciamente in Lombardia: traffico di stupefacenti in connubio in primis con la 'ndrangheta. (pag.439). Le mafie nell'economia legaleMotivo di preoccupazione sono soprattutto le infiltrazioni criminali nell'economia legale: il 48,53% dei casi di riciclaggio registrati nel semestre riguarda le regioni settentrionali, il 20,38% la sola Lombardia (pag. 463). "La Lombardia è in assoluto la regione da cui è pervenuto il numero maggiore di segnalazioni (2.894)" (pag. 464).Per quanto riguarda gli appalti pubblici "nel Nord Italia sono state attenzionate diverse ditte interessate ai lavori del collegamento autostradale BRE.BE.MI., di costruzione del nuovo ponte sul fiume Po e della nuova strada statale 38 dello Stelvio" (pag. 472).I reati di usura  (6 casi rispetto a 11 del semestre precedente) ed estorsioni (289 casi rispetto a 301) sono in calo in Lombardia rispetto al periodo precedente e sono perpetrati quasi sempre da cittadini italiani.Tra le conclusioni della Relazione DIA si legge: "Il dato più eclatante concerne la penetrazione della criminalità organizzata calabrese nel tessuto economico della Lombardia e della Liguria e di altre ricche e progredite regioni del Paese, anche in settori finora poco esplorati" (pag. 520).