LA SCOMMESSA

RICORDO DI MINO MARTINAZZOLI


 La scomparsa di Mino Martinazzoli merita un ricordo. Ecco che cosa pensano di lui Alberto Manzoni (direttore del mensile cattolico padernese) e Luca Gaffuri (capogruppo PD in Consiglio Regionale): Alberto Manzoni (Città 2000):Carissimi amici e conoscenti, scusate se vi chiedo pochi secondi per condividere con voi un momento di grande tristezza per la morte di Mino Martinazzoli, avvenuta nel primo pomeriggio di oggi e di cui ho avuto notizia dai tg della sera. Egli, per quanto mi riguarda, è l'ultimo politico italiano in ordine di tempo, e l'unico negli ultimi vent'anni e fino ad oggi, che mi abbia comunicato – con le parole e i progetti e nella testimonianza dei fatti – qualcosa di veramente nuovo e di uno spessore di livello straordinario. Personalmente dal punto di vista politico e culturale mi sento più solo, da oggi. Certo, per chi crede in Dio il suo è solo l'inizio della vera vita e del resto l'età e i problemi di salute di fatto ce lo avevano già "nascosto", pur permanendo nel profondo il ricordo di una persona di fede, cultura, passione civile, lungimiranza e probità ammirevoli e (magari!) imitabili.Non è stato e non è l'unico, per fortuna, ad essersi impegnato con onestà e serietà ai vari livelli dell'amministrazione e della politica, tuttavia – senza offesa per nessuno e senza beatificarlo – per diversi motivi lo ritengo una spanna sopra, fra le persone degne di entrare nei libri di storia (per motivi positivi, s'intende). Ai giovani il suo nome forse non dice molto, purtroppo avvezzi a figure di livello notevolmente inferiori – sicuramente a livello politico, non di rado anche a livello morale – che si vedono in circolazione. Io, nonostante il trascorrere degli anni, non riesco ancora ad abituarmi perché chi ha assaggiato un pregiato vino d'annata non riesce ad apprezzare più di tanto il vinello tagliato e magari annacquato. Il nostro grande Bresciano mi perdonerà questo paragone.Saluti, Alberto ManzoniLuca Gaffuri (Capogruppo PD in Consiglio Regionale):«Quest’oggi abbiamo rivolto l’estremo saluto a una personalità il cui esempio e impegno politico sono indiscutibilmente attuali, visto il modo in cui Mino Martinazzoli considerava la politica, ovvero come strumento per affrontare i problemi della società civile. Per chi ne ha ammirato le idee, come coloro, anche tra i più giovani, che hanno avuto la fortuna di ascoltarlo in questi ultimi anni nelle nostre scuole di formazione politica estive, rimarrà un punto di riferimento sempre attuale e un esempio di personalità di grande statura intellettuale e morale, oltre che politica. Di lui amiamo ricordare una dialettica sui generis, spesso ricca di aforismi fulminanti, e una sagacia non comune. Ma anche la profondità di pensiero, l’umanità che lo ha portato fino all’ultimo a stare vicino soprattutto alle nuove generazioni, la dignità e il coraggio delle sfide, non ultima quella che lo ha visto contrapporsi a Formigoni nella campagna elettorale per le regionali del 2000. E senza timori aveva affrontato, dopo una carriera politica stellare, il suo nuovo ruolo dai banchi dell’opposizione. Allo stesso modo si era messo a disposizione del suo territorio per ricoprire un compito spesso ingrato e difficile, quello di sindaco, oltre tutto di una città grande e complicata come Brescia. Ma lo aveva affrontato con il solito rigore, quello con cui riteneva ci si dovesse muovere in politica, dentro il partito e nelle istituzioni. Un insegnamento che non dimenticheremo mai».Luca Gaffuri