LA SCOMMESSA

SULLA PROPOSTA MASSETTI


 Il 12 settembre scorso ho scritto un post che è risultato alquanto ermetico: A Paderno serve un "ponte di barche". Ieri su PadernoForum Arcari ha ripreso una riflessione di Gianfranco Massetti che si muove nella stessa direzione: I partiti e la politica, tra topos e logos. In pratica l'ex sindaco di Paderno Dugnano ha invitato ad usare il grandangolo per inquadrare i problemi della città. Lasciando da parte microvisioni e orticelli politici, Massetti suggerisce di allargare lo sguardo e mantenere prospettive ampie, come è avvenuto nella campagna elettorale che ha portato alla vittoria di Pisapia. Il popolo del centro sinistra chiederebbe, a suo avviso, un luogo (o più luoghi) in cui ritrovarsi al di là delle diverse e legittime appartenenze partitiche. Carlo Arcari ha osservato che il "contenitore" (il tòpos) è importante, ma più importante è trovare la parola che trascina e convince (il lògos). Lo penso anch'io: va bene creare luoghi di incontro e di convergenza per il popolo del centro sinistra, ma occorre soprattutto ritrovare una narrazione convincente che sappia convogliare spontaneamente i molti rivoli facendone un grande fiume.Perciò sottoscrivo l'idea di una grande Festa del centro sinistra padernese ma penso che questa, da sola, non basterà. Bisogna far risuonare parole credibili che riaccendano la speranza, parole che diventino frasi e a poco a poco diano vita ad un linguaggio articolato che abbia pretesa di cambiare in meglio il mondo.Nella tradizione di sinistra c'è una parola significativa, anche se oggi appare rimossa e dimenticata: è la parola "unità" (il termine vi dice qualcosa?).Credo anch'io che gli elettori del centro sinistra nutrano un desiderio (non sempre consapevole) di unità. Un'unità plurale, ovviamente, da non confondere in alcun modo con l'omogeneità. Ma la storia della sinistra (lo stesso è accaduto alla Chiesa) è per lo più una storia di divisioni, di scismi, di sospetti, di fratture... Invece di ritrovarci tutti su una piattaforma comune fatta di valori e obiettivi condivisi, spesso abbiamo preferito marcare le differenze in nome di un perfezionismo insensato e autolesionista.Sono d'accordo con Massetti: "bisogna ritrovare il coraggio". Di camminare insieme.