LA SCOMMESSA

FAMIGLIA VENTOLA, APPRENSIONE PER L'ALLUVIONE IN THAILANDIA


euronews, 21 ottobre 2011 Da Bangkok arrivano notizie preoccupanti a causa dell'alluvione che minaccia la capitale della Thailandia dove operano come missionari laici i padernesi Irene e Simone Ventola con i loro tre figli Luca , Francesca e Samuele.L'ultimo aggiornamento ANSA riferisce di una situazione catastrofica. "La periferia nord della capitale thailandese e' sommersa dall'acqua. Le forti piogge che da oltre  tre mesi affliggono il Paese, hanno gia' causato  315 morti e provocato  danni per oltre 2,5 miliardi di euro".La missione del PIME dove risiede la famiglia Ventola si trova poco a nord di Bangkok. Di seguito le ultime notizie ricevute ieri sera da Simone e Irene:Ciao a tutti,si avvicina la Giornata Missionaria Mondiale ed in questa occasione di speciale attenzione per il tema missionario vogliamo rimetterci in contatto con voi. Come gia' saprete dai notiziari, questo e' un momento di particolare difficolta' a Bangkok ed in buona parte della Thailandia. Qui in Missione la situazione e' stabile ma in lenta evoluzione. La Parrocchia e la Casa del PIME sono ancora all'asciutto mentre sono state prese alcune precauzioni come parcheggiare le auto ed i pulmini in luoghi sopraelevati e smantellare o disattivare temporaneamente apparati appoggiati al suolo come i compressori di alcuni condizionatori. La struttura che ospita i ragazzi, Baan St. John, e' invece purtroppo allagata, pertanto i ragazzi sono stati trasferiti in prossimita' degli ostelli che ospitano i bambini piu' piccoli e le ragazze.Il clima e' tutto sommato sereno, i thailandesi mostrano una forza straordinaria ed una capacita' di resistere alle avversita' ammirevole che penso risulterebbe difficile a molti di noi nella stessa situazione. Sappiamo di amici con case allegate da piu' di un metro d'acqua, che si sta innalzando ancora di piu' con il passare dei giorni, eppure da loro non traspare nessuna forma di sofferenza, anzi ci viene fatto notare che non e' un problema sopravvivere visto che il riso e' stato accumulato in precedenza e che adesso diversi pesci nuotano in prossimita' dei piani alti delle case e cosi' non c'e' alcun problema per nutrirsi (!).I veri segnali di preoccupazione emergono diversamente, ad esempio dai ponti e cavalcavia ingombri di auto da trarre in salvo da potenziali allagamenti oppure dai molti scaffali semivuoti o vuoti a causa degli accumuli dei giorni scorsi e/o delle difficolta' di approvvigionamento dovuti ai problemi logistici e di produzione (ricordiamo che molti importanti distretti industriali sono sott'acqua da diversi giorni).Nei giorni scorsi le informazioni sono state molte ma spesso frammentate o contraddittorie pertanto e' difficile darvi un quadro preciso della situazione se non che e' in evoluzione e che per il momento noi non abbiamo problemi di sorta, ne' interruzioni di corrente e/o di acqua potabile.Siamo moderatamente preoccupati ma viviamo la situazione momento per momento visto che sappiamo che l'acqua e' molto vicina ma continua a scorrere e non ci e' chiaro come e da che parte di preciso fluira' verso il mare attraversando buona parte di Bangkok (noi siamo appena piu' a nord di Bangkok).Le letture della Liturgia di oggi (Rm 7,18-25, Lc 12,54-59) sembrano richiamarci con forza su quello che possiamo fare, sulle informazioni che abbiamo e sulle decisioni che possiamo prendere e soprattutto sul senso del nostro essere qui ed ora testimoni del Vangelo. Chiediamo al Signore piu' Fede e piu' Carita' nel rispondere ai bisogni di chi ci e' intorno e che e' colpito duramente mentre facciamo programmi di innalzare nuove dighe, di irrobustire argini, di piantare alberi perche' altrimenti rischiamo ancora una volta di non leggere a fondo questi 'segni dei tempi' che mettono davvero alla prova la nostra capacita' di pazienza, di forza e di disponibilita' per gli altri.Vi chiediamo una preghiera speciale durante questi giorni un po' piu' difficili mentre noi promettiamo di tenervi informati. Vi abbracciamo forte, vi pensiamo e vi ringraziamo con affetto, a presto,        Simone, Irene, Luca, Francesca e Samuele «La misura dell'amore è amare senza misura.»Sant'Agostino