“Immaginate un enorme quantitativo di armi italiane ordinato da Muammar Gheddafi poco prima l’inizio delle rivolte che portarono poi alla caduta del suo regime. E immaginatelo nelle mani delle sue forze di sicurezza contro i manifestanti di Bengasi che diedero il via alle proteste. Tutto ciò è successo. Deve far riflettere e deve condurre a controlli seri sulle esportazioni di armi leggere perché in gioco c’è la libertà di popoli, la difesa dei valori della democrazia, l’impegno per i diritti umani”. Continua a leggere su Misna la recente
intervista a Emilio Emmolo, ricercatore dell’Archivio Disarmo e tra i principali esperti italiani sui temi del disarmo e del trasferimento di armamenti.