LA SCOMMESSA

FORMARE GIOVANI CHE NON VIVANO PER SE STESSI


 La Chiesa cattolica italiana celebra oggi la 34ma Giornata per la vita. Di seguito riporto alcuni passaggi del Messaggio proposto quest'anno dai Vescovi:“Giovani aperti alla vita”Se non si educano i giovani al senso e dunque al rispetto e alla valorizzazione della vita, si finisce per impoverire l’esistenza di tutti, si espone alla deriva la convivenza sociale e si facilita l’emarginazione di chi fa più fatica. L’aborto e l’eutanasia sono le conseguenze estreme e tremende di una mentalità che, svilendo la vita, finisce per farli apparire come il male minore [...]Educare i giovani alla vita significa offrire esempi, testimonianze e cultura che diano sostegno al desiderio di impegno che in tanti di loro si accende appena trovano adulti disposti a condividerlo. Per educare i giovani alla vita occorrono adulti contenti del dono dell’esistenza, nei quali non prevalga il cinismo, il calcolo o la ricerca del potere, della carriera o del divertimento fine a se stesso. Molti giovani, in ogni genere di situazione umana e sociale, non aspettano altro che un adulto carico di simpatia per la vita che proponga loro senza facili moralismi e senza ipocrisie una strada per sperimentare l’affascinante avventura della vita. Se vuoi leggere integralmente il Messaggio dei Vescovi clicca qui. *   *   *Per allargare lo sguardo invito a leggere anche l'articolo Per la vita, tutta intera di Maria Teresa Pontara Pederiva apparso due giorni fa sul sito VinoNuovo.it: "Non basta lanciare strali contro una società che non è per la vita. Cominciamo da noi, dalle nostre scelte personali e dai nostri comportamenti feriali".