LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2012, GIORNO 7


Letture del giorno: sabato 3 marzo 2012 Come abbiamo potuto dimenticare che la Bibbia è storia di migranti?L'identità ebraica (da cui scaturisce anche quella cristiana) ha il suo momento fondativo nell'esperienza dell'ESODO, che è l'avventura di un gruppo di stranieri che scopre Dio nel cammino travagliato verso la libertà.Ecco l'antica professione di fede di Israele:"Mio padre [=Giacobbe] era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele". (Deuteronomio, 26,5-9) Il popolo ebraico non scopre Dio in patria, ma all'estero. Essendo straniero e duramente sfruttato, Israele conosce il Signore che lo libera. Senza questa esperienza di "stranierità", risulta incomprensibile la fede ebraica (e, conseguentemente, la speranza cristiana).