LA SCOMMESSA

IL PESCATORE (OVVERO SULL'IRONIA)


Maschera "Scimmia" dell'etnia Bawba che partecipa ai riti della comunità, Burkina Faso.La scimmia rappresenta la furbizia e il disordine. Ieri sera Carlo Arcari mi ha dedicato un lungo e gustoso "post" sul blog Padernoforum. Lo ringrazio soprattutto per la forza ironica e il ritmo incalzante con cui ha costruito il pezzo:
Politica: battuta di pesca nello stagno paderneseIn Africa si dà grande importanza alla "risata vitale" che invita a riflettere sulla realtà, spesso difficile, aprendo nuovi orizzonti di comprensione e speranza. Per spiegarmi meglio riprendo le parole del teologo Piero Stefani:L’ironia è una maschera che smaschera; l’ipocrisia è una maschera che si presenta come volto. La prima è critica, la seconda ingannevole. Entrambe non sono ingenue e costruiscono finzioni. L’ironia compie un periplo per evidenziare le storture del mondo reale; di contro l’ipocrisia si impegna a far credere che il velo che avvolge la realtà sia costituito da vetro trasparente. L’inganno ironico è temporaneo e perciò salutare, di contro quello ipocrita tenta di perpetuarsi all’infinito. (...)L’ironia è la finzione onesta, mentre l’ipocrisia è ingannevole. La prima si costruisce solo per giungere al punto in cui si autosmonta. Un suo simbolo sono i castelli di sabbia che i bimbi erigono sulle spiagge: li edificano per poi buttarli giù. Questo atto conclusivo gratifica perché è vero. Esso svela l’intima natura di quella struttura, mostra cioè che essa era costruita con un materiale incapace di reggere al tempo. L’atto di demolirla palesa la provvisorietà della costruzione. L’ipocrisia si impegna, invece, a spacciare una casa edificata sulla sabbia come se fosse costruita sulla roccia. Finché questa falsa natura è assunta al suo valore nominale, le cose, in un certo senso, stanno effettivamente così. Fino a quando non è smascherato, l’inganno equivale alla realtà. Per scoprire il gioco occorre che avvenga una denuncia. Essa può essere diretta, severa o indignata, o può vestire i panni, di solito più efficaci, della finzione ironica. L’ironia raggiunge meglio lo scopo a motivo del suo essere, a un tempo, controfigura e avversaria dell’ipocrisia. (Piero Stefani, Fede nella Chiesa? Morcelliana, Brescia 2011, pag. 132-133)