LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2012, GIORNO 16


Letture del giorno: lunedì 12 marzo 2012 Ieri parlavo di Gesù straniero (vedi "post" n. 2730). Oggi riprendo questo pensiero alla luce del prologo del vangelo di Giovanni:Veniva nel mondo la luce vera,quella che illumina ogni uomo.Era nel mondoe il mondo è stato fatto per mezzo di lui;eppure il mondo non lo ha riconosciuto.Venne fra i suoi,e i suoi non lo hanno accolto (Gv 1,9-11)L'ostilità dei "suoi" nei confronti di Gesù affiora più volte e in diversi modi nei vangeli. I compaesani di Nazaret non lo riconoscono, anzi rumoreggiano in sinagoga quando egli proclama il compimento delle profezie e l'inizio del tempo messianico. Gesù commenta: "Nessun profeta è bene accetto nella sua patria" (Lc 4,24). Ma quel sabato, al termine della preghiera, le cose sono sul punto di precipitare. Gli abitanti di Nazaret sono talmente infuriati con "il figlio di Giuseppe" (Lc 4,22) che "si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino" (Lc 4,29-30).Un'altra volta sono addirittura i suoi parenti a mostrare insofferenza verso il comportamento di Gesù. E la loro disapprovazione è sostenuta dall'autorità degli scribi, venuti apposta da Gerusalemme:Entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé». Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni» (Mc 3,20-21).Gesù è percepito come uno straniero. Del tutto estraneo al nostro modo di pensare e di vivere. Chi non lo riconosce così semplicemente non lo riconosce né lo accetta.Seguire Gesù significa accoglierlo nella sua alterità e camminare dietro di lui. Diventare strani/stranieri come lui.