LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2012, GIORNO 17


Letture del giorno: martedì 13 marzo 2012 Il rapporto di Israele con gli stranieri non è stato senza difficoltà. Nessuna ingenuità o irenismo ispira il testo biblico. Nel Primo Testamento gli stranieri non sono tutti uguali:L'Ammonita e il Moabita non entreranno nella comunità del Signore; nessuno dei loro discendenti, neppure alla decima generazione, entrerà nella comunità del Signore. Non vi entreranno mai, perché non vi vennero incontro con il pane e con l'acqua nel vostro cammino, quando uscivate dall'Egitto, e perché, contro di te, hanno pagato Balaam, figlio di Beor, da Petor in Aram Naharàim, perché ti maledicesse. Ma il Signore, tuo Dio, non volle ascoltare Balaam, e il Signore, tuo Dio, mutò per te la maledizione in benedizione, perché il Signore, tuo Dio, ti ama. Non cercherai né la loro pace né la loro prosperità; mai, finché vivrai. Non avrai in abominio l'Edomita, perché è tuo fratello. Non avrai in abominio l'Egiziano, perché sei stato forestiero nella sua terra. I figli che nasceranno da loro alla terza generazione potranno entrare nella comunità del Signore. Deuteronomio 23,4-9 Lo straniero poteva essere visto come un pericolo per la sopravvivenza del popolo ebraico o come una minaccia per l'integrità della sua fede. La possibilità di ricadere nell'idolatria era un rischio reale.Per questo Israele fa di tutto per non confondersi con gli stranieri che lo circondano e vivono sul suo territorio: di qui la circoncisione, l'osservanza del sabato, le regole alimentari e di purità, ecc... La Legge stessa, scritta e orale, è pensata come una siepe che circonda e protegge il popolo dell'alleanza. Eppure, nonostante la prudenza e le necessarie precauzioni, la legislazione ebraica mostra grande attenzione e rispetto nei confronti degli stranieri. La cosa colpisce ancor più, in quanto non si tratta di un atteggiamento per partito preso.Lo straniero che vive accanto a me, anche se differente, è mio fratello. La diversità culturale e religiosa resta, ma la relazione non è avvelenata dalla paura.Vi dividerete questo territorio secondo le tribù d'Israele. Lo distribuirete in eredità fra voi e i forestieri che abitano con voi, i quali hanno generato figli in mezzo a voi; questi saranno per voi come indigeni tra i figli d'Israele e riceveranno in sorte con voi la loro parte di eredità in mezzo alle tribù d'Israele. Nella tribù in cui lo straniero è stabilito, là gli darete la sua parte di eredità. Oracolo del Signore Dio.Ezechiele 47,21-23