LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2012, GIORNO 25


Letture del giorno: mercoledì 21 marzo 2012Gesù ha lasciato tracce chiare della sua presenza nella storia: ubi pauper, ibi Christus. Una criteriologia scomoda, ma inequivocabile: dove è l'affamato e l'assetato, lì c'è Cristo; dove è lo straniero, ibi Christus est; e così dove è il nudo, il malato, il carcerato...E' questa l'inattesa e sconvolgente "caccia al tesoro" in cui si trova coinvolto chiunque prenda sul serio le parole evangeliche. Inutile scantonare: se cerchi Cristo, lo trovi là.Così spiega Monsignor Nogaro, fino al 2008 vescovo di Caserta:Cosa intende dire Gesù quando nel Vangelo afferma: «Ero straniero e mi avete accolto»?«Con parole semplici, Gesù illustra l'essenza del cristianesimo. Il Vangelo traccia il solco che ognuno di noi è chiamato a seguire nel corso della sua vita terrena in previsione del Regno dei Cieli. Non a caso, Cristo, il Figlio dell'Uomo, ne parla preannunciando ai suoi discepoli che nel Giudizio Finale saremo ammessi o esclusi all'amore di Dio se avremo amato o ignorato i nostri fratelli, al di là dela nazionalità e del ceto sociale. "Non saremo più né ebrei, né greci, né romani". Ecco quindi che accogliere lo straniero - e ogni uomo è pellegrino e straniero su questa terra - nella propria casa, nel proprio paese, dargli ospitalità, assistenza, aiuto disinteressato, amore gratuito, diventa la verità della vita cristiana»(da Raffaele Nogaro, Ero straniero e mi avete accolto, Laterza, Bari 2009, pag. 3)