LA SCOMMESSA

VERSO L'ANNO DELLA FEDE: TRA CONCILIO E NUOVA EVANGELIZZAZIONE


Si avvicina il Sinodo dei Vescovi (7-28 ottobre 2012) dedicato al tema della nuova evangelizzazione per il quale nei giorni scorsi è stato reso noto l'Instrumentum laboris (cioè la traccia di lavoro destinata ai padri sinodali con i contributi elaborati dalle diverse Chiese locali sulla base dei Lineamenta). Al riguardo sono interessanti due articoli apparsi in Francia su Le Monde e sul quotidiano cattolico La Croix.La convocazione del Sinodo coincide con l'inizio dell'Anno della Fede proclamato dal papa (11 ottobre 2012 - 24 novembre 2013). Per l'occasione è stato predisposto il sito internet www.annusfidei.va che sinceramente non mi piace perché alquanto "imbalsamato" ed eccessivamente centrato sulla Curia Vaticana.Nelle intenzioni l'Anno della Fede dovrebbe essere anche l'anno di riscoperta del Concilio Vaticano II, di cui per l'appunto il prossimo 11 ottobre ricorre il 50° anniversario di apertura.In ogni caso dipenderà dalle singole Chiese locali e parrocchie offrire proposte che vadano nel senso giusto, quello cioè del rinnovamento della fede e conseguentemente del rinnovamento ecclesiale. *   *   *Sul Regno-Attualità (n. 10/2012) ho letto un articolo interessante dell'austriaco Paul M. Zulehner, che parte dalla crisi generalizzata della Chiesa: "Dovunque si parla di una crisi della Chiesa, soprattutto nelle culture moderne dell’Europa occidentale e dell’America del Nord". Alcuni attribuiscono questa crisi al Concilio Vaticano II: "Sostengono che prima la Chiesa era in buone condizioni... Evidentemente chi vede la causa della crisi nel Concilio vuole riformare la Chiesa riportandola nello stato in cui si trovava prima". L'autore dell'articolo non condivide questa prospettiva tradizionalista e assume un altro punto di osservazione: "Ma se la Chiesa non fosse affatto in crisi, bensì – cosa che sarebbe, anzi è, molto più drammatica – si trovasse in una fase epocale di trasformazione? In questo caso non occorre alcuna «riforma all’indietro», ma un coraggioso rinnovamento ecclesiale rivolto in avanti". Lo penso anch'io. Stiamo vivendo una fase storica di grande trasformazione in cui i pavidi tremano e, in cerca di sicurezze, si voltano indietro, mentre lo Spirito guarda avanti e apre nuovi orizzonti...