LA SCOMMESSA

INFRASTRUTTURE, FORSE MANCANO DAVVERO I SOLDI


 La consueta rassegna stampa di Ferruccio Porati (CCIRM) sulla vicenda Rho-Monza è occasione per alcune riflessioni sulla copertura finanziaria dei progetti infrastrutture:Buongiorno.L’inchiesta di “Repubblica” sulle difficoltà finanziarie delle infrastrutture continua al seguente link: Autostrade, ingorgo sui cantieri. Tassi alti, banche in fuga, lavori stop.L’inutilità di tutto questo bailamme autostradale è ribadito anche dal “Corriere”, in quest’articolo segnalatoci dagli amici Novatesi: Più veloci, ma verso dove?I dubbi sono ripresi sulla stessa testata: Il "boom" della Lombardia. 370 km di nuove autostrade. Anche oggi un pezzo a tema: Nuove autostrade e sviluppo. Un enigma il traffico del futuro. Se anche il “Corriere” (che non è certo la voce degli ambientalisti...) dà spazio a tutti questi dubbi e ripensamenti in modo così incalzante, allora potrebbe essere proprio vero che i soldi non ci sono e le banche si stanno tirando indietro. Quale altra spiegazione? Speculatori che “rinsaviscono” e si “appassionano” al tema della nostra salute e del nostro futuro? Ma non scherziamo...Sulle vicende padernesi, il punto di vista di Carlo Arcari al seguente link: Rho-Monza: la partita è ancora politicaAnche la “Critica Novatese” fa un’ampia disamina della situazione: Ancora tuTrattasi, in alcuni passaggi, in entrambi i blog, di considerazioni che forniscono anche un desiderio, e cioè quello di mantenere la lotta unita e di “aiutare” i 5 comuni che hanno sposato il progetto alternativo a porre dei “paletti” verso la Provincia e le istituzioni, così, se davvero i lavori della tratta Serravalle dovessero venir rimandati, alla loro eventuale “riesumazione” non si debba di nuovo ripartire dalle “14 corsie a cielo aperto” padernesi e dall’altra spinosa questione del ponte ferroviario FNM al confine Bollate / Novate. L’idea, quindi, di una nuova riunione dei 5 comuni e delle organizzazioni dei cittadini al fine di redarre un documento comune su “che cosa vogliamo e che cosa faremo, nel bene e nel male, nelle conferenze dei servizi” è tutt’altro che campata per aria e potrebbe dare una nuova spinta a tutti a porre nell’angolo questa Provincia e quella che verrà fuori dalle elezioni del 2014.Questo si può ancora fare, anzi è bene che lo si faccia a brevissimo, però è anche vero che le coscienze si devono scuotere: che senso ha fare tanta cagnara per degli autovelox che controllano il rispetto dei limiti di velocità esposti da anni [vedi "post" del 25 giugno, N.d.R.] o per una palestra privata che chiude [vedi "post" del 19 aprile, N.d.R.], quando con le autostrade che vogliono costruire avremo per sempre una città invivibile, la salute minata dalla possibilità concreta di ammalarsi di cancro ed il valore delle case azzerato?
Proprio in relazione alla polemica Autovelox, mi segnalano il seguente articolo a base scientifica (In auto fuori città a 80 Km/h per ridurre lo smog) ed una serie di illustri esempi già attivi in Europa, da Nord a Sud (Ridurre il Pm10 riducendo la velocità in autostrada: alcuni esempi), per rispondere un pochino alla confusione nostrana che regna sul tema.Buona lettura.Ing. Ferruccio Porati (CCIRM)