LA SCOMMESSA

PREGHIERA A 50 ANNI DAL CONCILIO VATICANO II


 Si avvicina il 50° del Concilio ed è tempo di pregare con formule non ingessate, aprendo il cuore allo Spirito, principio di rinnovamento... Nella rassegna stampa di Finesettimana.org ho trovato questa bella preghiera composta da don Marco Campedelli, co-parroco della Comunità di S.Nicolò a Verona. Così lui stesso la presenta: "Ecco la preghiera come mi è venuta pensando al Concilio e alla morte del cardinale Martini. Spero possa essere un piccolo seme da mettere nella buona terra del Concilio, che nonostante i rigidi inverni, non rinuncia a far germogliare la speranza....”Preghieraa 50 anni dal Concilio Vaticano II di Marco Campedelli Sei tornato per le strade, Gesù,le strade del Ventesimo secolo.Hai camminato dentro i campi di sterminio nel silenzio diAuschwitz...nel fuoco atomico di Hiroshima.Hai raccolto le macerie del mondosotto l'albero della croce,hai chiamato a raccoltatutte le figlie e figli della risurrezioneTutti: Chiesa di tutti, chiesa dei poveriUn altro Giovanni ti ha preparato la stradaperché tornassi a parlare.Egli aprì la finestraperché il vento dello Spiritoentrasse di nuovo nel cuoredel mondo nel popolo diDioChiesa di tutti, chiesa dei poveriIl Concilio come una parabola del Vangeloci ha raccontato di nuovo Dio.I nostri orecchi hanno finalmente risentito lasua vocei nostri occhihanno visto di nuovo le sue maniall'operaper una nuova creazioneChiesa di tutti, chiesa dei poveriConcilio: luogo della Parola,concilio luogo della coscienzadove tornare a pensare,a progettare cammini di pace,sogni di giustiziaconcilio orecchio tesoverso le religioni del mondo,per comprendere il Gesù ebreo,il Cristo cosmico,Concilio, abbraccio verso tutte le ChieseChiesa di tutti, chiesa dei poveriCome nell'assemblea dell'Apocalissesono i martiri i primi ad avanzare:sono loro: donne e uomini uccisii primi a stare in piedi, a resistere.Sono loro il documento mai scritto,ma fatto corpo, fatto volto,del Concilio nel mondo.Romero con le braccia apertecroce e colomba di paceChiesa di tutti, chiesa dei poveriTorniamo dopo cinquant'annicon i piedi stanchi, Signore,ma gli occhi pieni di luce.Il Concilio è germogliatonel cuore di donne e uominiin cammino.Noi abbiamo vistolo Spirito all'operaChiesa di tutti, chiesa dei poveriOgni volta che i piccoli hanno trovato riscatto,noi abbiamo gioito,ogni volta che donne e uominiper la forza della Parola,non si sono più sentiti esclusi e traditinoi abbiamo gioito.La chiesa del Concilio è cresciutanelle coscienze delle donnee degli uomini liberiChiesa di tutti, chiesa dei poveriContinua a soffiare, Vento dello Spirito,nuova Pentecoste sul mondo,continua ad inventare lingue nuove,alfabeti inediti,capaci di tradurre le sorprese di Dio.Non è la chiesa che vogliamo celebrare,ma lo Spirito di Dio che soffiain mezzo al mondoChiesa di tutti, chiesa dei poveriDopo cinquant'anni di camminomuore, il vescovo della Parola,l'amico di tutti i pensanti,dei cercatori di luce;muore come tutti i profeti,indicando la strada.Donaci di raccogliere questa paginadi concilio vivente,questo raggio di Pasquasul mondo.Chiesa di tutti, chiesa dei poveriContinua a soffiare Spirito del Risorto,soffia e apri nuovi cammini,soffia sulle braci del Vangeloperché un nuovo fuoco d'amorebruci nel cuore di tutti,perché l'amoresia più forte della paura.Chiesa di tutti, chiesa dei poveriE voi luna e stelle,che quella sera fostetestimoni silenziosedi un miracolo nuovo,raccontatea tutti quelli che guarderanno in altoquesta storia,raccontate la voce di papa Giovanni e la sua carezzaper i bambini, per i poveri del mondo.E dite a coloro che camminano nella notteche l'alba verrà, come quel terzo giorno,e che sarà "appena l'aurora"Chiesa di tutti, chiesa dei poveri