A Carlo Maria Martininel
trigesimo della morte I contemporanei del futuro non sono perfettamente integrati nel presente, ma ci stanno fino in fondo (bene o male) per indicare a tutti la direzione da prendere. Oggi sono guardati con sospetto, temuti, messi da parte, mal sopportati... ma non importa: la loro funzione è inquietare gli animi e aprire la via.Lo stesso avvenne prima del Concilio Vaticano II con Henri De Lubac, Yves Congar, Marie-Dominique Chenu, John Courtenay Murray, Primo Mazzolari, Lorenzo Milani e altri... * * *Un giorno il card. Martini scrisse per e-mail:
“È un bene essere respinti”. Il suo motto episcopale era: Pro veritate adversa diligere.