LA SCOMMESSA

ARCARI IN SCIOPERO DELLA FAME DOPO ALLEGRO, FIGUS E CASTELLI


 In video l'intervento di Daria Castelli all'assemblea del 10 settembre; di seguito il resoconto dello sciopero della fame messo in atto da alcuni cittadini come forma di lotta contro il progetto Serravalle. Vedi anche sito CCIRM.Cittadini padernesi in staffetta: sciopero della fame a catena per l’interramento della Rho-MonzaContro la riqualificazione della strada provinciale Rho-Monza e della superstrada Milano-Meda, che prevede ben 14 corsie autostradali a cielo aperto a pochi metri dalle abitazioni, nel mezzo della città, con il transito stimato di più di 200mila veicoli al giorno e un impatto devastante sul territorio e sulla salute dei residenti, i cittadini padernesi hanno messo in campo una nuova iniziativa di lotta: uno sciopero della fame a catena, ognuno per 3 o 4 giorni. Una vera e propria staffetta, senza lasciare scoperto neppure un giorno, perché ai cittadini, che dispongono di pochi mezzi per contrastare lo strapotere mediatico e economico di chi vuole a tutti questi questo “mostro”, non rimane altro che usare il proprio corpo e sacrificare la propria salute.Il 1° settembre ha dato il via Fabrizio Allegro, l’architetto che ha redatto il progetto per l’interramento della tratta padernese – progetto rigettato per “mancanza di tempo e di denaro”, come se la salute delle persone fosse questione di convenienza economica – che dopo alcuni giorni ha passato il testimone a Oscar Figus, poi è stato il turno di Daria Castelli e oggi inizia Carlo Arcari per poi proseguire con Stefania Peverati, Katia Scanavacca e Pino Calvano così fino alla data del 30 settembre, giorno in cui verrà conclusa la Conferenza dei Servizi.Mentre continuano le altre iniziative di opposizione alla realizzazione del “mostro”, dal rumoroso concerto di pentole e coperchi che ogni sera vengono percossi dalle finestre delle case e sulle vie del quartiere maggiormente interessato dalla strada in questione, all’esposizione di striscioni e vetrofanie con slogan pro interramento, alla petizione online che in un attimo è volata oltre le 1000 firme, non intende fermarsi la staffetta di chi con coraggio e determinazione ha deciso di digiunare - mettendoci la faccia, anzi ancora di più, mettendoci il corpo intero - per denunciare la prospettiva insostenibile che attende la città di Paderno Dugnano, attraverso un’azione forte, significativa, estrema, ma che ha in sé la radice stessa del pacifismo e della nonviolenza.F.to: CCIRMPadernoforum: Rho-Monza: diario di un digiunatore