LA SCOMMESSA

IL PAPA, SAN FRANCESCO E NOI


 Se non l'hai già fatto, leggi le parole di papa Francesco ad Assisi.Ha parlato di piaghe che devono essere ascoltate e riconosciute. Ha invitato la Chiesa (cioè tutti i battezzati) a spogliarsi della mondanità che è idolatria assassina. Di che cosa deve spogliarsi la Chiesa? Spogliarsi di ogni mondanità spirituale, che è una tentazione per tutti; spogliarsi di ogni azione che non è per Dio, non è di Dio; dalla paura di aprire le porte e di uscire incontro a tutti, specialmente dei più poveri, bisognosi, lontani, senza aspettare; certo non per perdersi nel naufragio del mondo, ma per portare con coraggio la luce di Cristo, la luce del Vangelo, anche nel buio, dove non si vede, dove può succedere di inciampare; spogliarsi della tranquillità apparente che danno le strutture, certamente necessarie e importanti, ma che non devono oscurare mai l’unica vera forza che porta in sé: quella di Dio. Lui è la nostra forza! Spogliarsi di ciò che non è essenziale, perché il riferimento è Cristo; la Chiesa è di Cristo! Tanti passi, soprattutto in questi decenni, sono stati fatti. Continuiamo su questa strada che è quella di Cristo, quella dei Santi.Ha detto che occorre ripartire da Cristo crocifisso e risorto, che è la fonte da cui scaturisce la pace. Al clero, ai religiosi e ai membri dei Consigli pastorali ha ricordato tre cose fondamentali: "Ascoltate la Parola, camminate insieme in fraternità, annunciate il Vangelo nelle periferie!" Ascoltare la parola di Dio ("Non basta leggere le Sacre Scritture, bisogna ascoltare Gesù che parla in esse: è proprio Gesù che parla nelle Scritture, è Gesù che parla in esse")Camminare insieme (seguendo il "fiuto" del popolo di Dio che è capace di "trovare nuove vie").Uscire verso le periferie esistenziali ("Non abbiate paura di uscire e andare incontro a queste persone, a queste situazioni. Non lasciatevi bloccare da pregiudizi, da abitudini, rigidità mentali o pastorali, dal famoso “si è sempre fatto così!”). Alle suore di clausura ha detto di contemplare la realtà, cioè Gesù Cristo: "Non idee astratte, perché seccano la testa. La contemplazione delle piaghe di Gesù Cristo!". Camminando per questa via si diventa persone esperte di umanità. A fine giornata papa Francesco si è rivolto ai giovani gridando loro l'unica cosa essenziale: "Qui ad Assisi mi sembra di sentire la voce di san Francesco che ci ripete: «Vangelo, Vangelo!»”.Raccogliamo queste parole e proviamo a prenderle sul serio.