LA SCOMMESSA

LA FINE DELLA COOPERATIVA LARES 2012 CONTINUA A INTERROGARCI


 A un mese abbondante dalla chiusura della Cooperativa Lares 2012 pubblico una riflessione che ho ricevuto dal socio e liquidatore Luciano Maroni Isidoro:  La COOPERATIVA Lares 2012 CHIUDE Il giorno 30 dicembre 2013 davanti al notaio la cooperativa è stata messa in LIQUIDAZIONE volontaria in quanto sono venute a mancare le possibilità per poter continuare l’attività iniziata a luglio 2012. La decisione di chiudere la cooperativa era nell’aria da circa un mese, ma gli obblighi,e soprattutto i costi, previsti dalle leggi ci hanno COSTRETTO ad anticipare la formalizzazione della messa in liquidazione. Con la chiusura della cooperativa si chiude un percorso (di guerra), iniziato nel 2008 con i primi licenziamenti in Lares-Cozzi. I dipendenti (circa 280 persone) a distanza di 5 anni risultano dispersi e/o disperati, molti senza lavoro e soprattutto senza nessuna speranza di trovare una occupazione o di accedere alla pensione. Quello che è successo a noi è esattamente la fotografia di quello che è successo al lavoro in italia. Per tutte le istituzioni, politiche, amministrative e sindacali l’operazione Lares-Cozzi è perfettamente riuscita, peccato che il paziente è morto. A nome dei soci della cooperativa vorrei dire che, dopo aver profuso tutte le energie possibili in termini di tempo e soldi personali, ci sentiamo tristi, delusi,demoralizzati e molto incazzati. Vogliamo ringraziare tutti cittadini, in particolare di Paderno Dugnano, le Associazioni, i Commercianti, alcuni politici, tutti coloro che a vario titolo hanno creduto in noi aiutandoci come volontari, ed in particolar modo le parrocchie di Paderno Dugnano, perché senza di loro probabilmente non avremmo potuto avviare l’attività. MA, dobbiamo, in particolare segnalare la quasi completa mancanza delle istituzioni che dopo averci riempito di promesse sulla loro disponibilità ad aiutarci nella nostra iniziativa favorendo la realizzazione dei vari progetti da noi presentati, si sono date disperse e introvabili un secondo dopo l’apertura della cooperativa. Riflessioni e opinioni personali: Pochi giorni fa un giornalista mi chiedeva se la causa della chiusura dipendesse anche da un eventuale boicottaggio delle istituzioni nei nostri confronti, ho risposto, non serve boicottare le iniziative non condivise BASTA NON PARLARNE che le persone svaniscono come fantasmi insieme alle proprie idee. Quando abbiamo attivato la cooperativa nel sito web alla voce, chi siamo, dichiaravamo l’intenzione di creare un modo diverso di fare economia ma soprattutto società, questo non ci è stato possibile (fino ad ora) e la delusione principale sta nel non riuscire a creare un futuro migliore per le prossime generazioni, mentre la preoccupazione principale sta nel vedere questo paese diventare sempre meno democratico e sempre più ingiusto nei confronti dei propri cittadini onesti e rispettosi delle leggi, sempre più diviso in caste dove i diritti spettano solo a pochi (ricchi e disonesti) e i doveri a molti. Vedo un futuro sempre piu incerto e difficile per milioni di persone e spero che la rabbia e la disperazione non prendano il soppravvento sul vivere civile perché potremmo assistere a giorni pieni di violenza. Luciano Maroni Isidoro(socio e Liquidatore della cooperativa Lares 2012)