Martedì 11 marzoLettura del Vangelo secondo Matteo (Mt 5, 13-16)«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».Il sale è simbolo di ciò che dà gusto; la luce fa vedere ciò che ci circonda. Gesù dice che proprio io sono sale e luce, non perché sono buono, ma perché il suo Spirito è vivo nel mio cuore. Quando perdo il gusto della giornata o mi sembra di essere al buio, è perché ho lasciato spegnere in me lo Spirito di Gesù.Oggi, nelle cose quotidiane, cercherò di conservare il sapore del vangelo e il colore della sua luce. Invocherò spesso lo Spirito perché continui a bruciare dentro di me.PreghieraSignore, mio Dio, donami un cuore vigile, che nessun pensiero curioso trascini lontano da te;un cuore nobile,che nessun indegno attaccamento degradi;un cuore retto,che nessuna intenzione equivoca possa sviare;un cuore fermo,che resista a ogni avversità;un cuore libero,che nessuna passione violenta possa soggiogare.Concedimi, Signore mio Dio, un'intelligenza che ti conosca, uno zelo che ti cerchi, una sapienza che ti trovi, una vita che ti piaccia, una perseveranza che ti attenda con fiducia, e una fiducia che alla fine arrivi a possederti. San Tommaso d'AquinoPadre nostro