LA SCOMMESSA

QUARESIMA 2014, GIORNO 15


  Domenica 23 marzo Lettura del Vangelo secondo Giovanni (8,33-34) Gesù disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».Gli risposero: “Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?”.Gesù rispose: “In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato”. Gesù parla “a quei Giudei che avevano creduto in lui”. Eppure di questi suoi interlocutori si dice alla fine che “raccolsero pietre per scagliarle contro di lui”. Cosa produce questo cambiamento? Essi non sono capaci di riconoscere che solo la parola di Gesù fa conoscere la verità, e che solo questa verità rende liberi davvero. In fondo non accettano di vedersi come li vede Dio: schiavi del peccato. Perciò non possono neppure comprendere la misericordia di Dio. Sono vittime del loro sentirsi eletti. Per questo restano violenti nel loro intimo: non possono perdonare, accogliere, amare, perché non si sentono amati, accolti e perdonati gratuitamente dal Padre.Oggi partecipo alla Messa proprio per il motivo che Gesù dice nel vangelo: voglio credere in luivoglio rimanere fedele alla sua parolavoglio conoscere la verità della vitae voglio imparare a vivere nella libertà del figlio di Dio. Preghiera: dal salmo 18 La parola del Signore è perfetta:ridà la vita.La legge del Signore è sicura:dona saggezza.Gli ordini del Signore sono chiari:aprono gli occhi.La volontà del Signore è senza difetto:resta per sempre.Le decisioni del Signore sono valide:hanno tutte un fondamento.Ti siano gradite le parole della mia boccae i pensieri della mia mente,o Signore, mia difesa e mio liberatore.Amen Padre nostro.