LA SCOMMESSA

INSIEME PER CAMBIARE E PD CONTRO L'ORDINANZA DEL SINDACO


L'Ordinanza emanata dal Sindaco Alparone in data 7 maggio rappresenta un'obiettiva limitazione della libertà di propaganda elettorale, senza che se ne ravvisi una reale necessità. Contro questo provvedimento hanno reagito la Lista civica INSIEME PER CAMBIARE e il Partito Democratico.Lettera della Lista INSIEME PER CAMBIARE al Prefetto di Milano:  A  S.E. il Prefetto di MilanoDott. Francesco Paolo TroncaCorso Monforte, 3120122 MILANO OGGETTO:  Segnalazione di limitazione della libertà di propaganda politica a Paderno Dugnano ai sensi della Legge 4 aprile 1956, n. 212 e successive modificazioni. Il sottoscritto GIOVANNI GIURANNA, nato a *** il *** e residente a Paderno Dugnano (MI) in via *** a nome e per conto della Lista civica INSIEME PER CAMBIARE che ha presentato propri candidati alle Elezioni Amministrative del Consiglio Comunale di Paderno Dugnano, segnala alla Sua attenzione quanto segue: La campagna elettorale per le Elezioni Amministrative Comunali si sta svolgendo a Paderno Dugnano in un clima sereno e di positivo confronto tra le forze politiche.In occasione di due iniziative indette da tempo sul tema “legalità” (9 maggio “Summit antimafia Le mafie al Nord” presso il Centro anziani “Falcone e Borsellino” e 23 maggio “Memorial  Falcone – Dibattito sulle mafie nel nord di Milano” presso l’Auditorium “Tilane”) il Sindaco dott. Marco Alparone ha emanato l’Ordinanza Sindacale n. 45 del 7 maggio 2014, che si allega.L’Ordinanza viene giustificata con la presenza in città di un clima di tensione e potenziale strumentalizzazione connesso ai fatti della ben nota cena di ‘ndrangheta svoltasi la sera del 31 novembre 2009 nei locali del Centro Falcone e Borsellino. A nostro avviso tale clima di tensione non è ravvisabile né documentabile con precisi riscontri fattuali.Si fa presente che i luoghi citati nell’Ordinanza (Piazza Falcone e Borsellino e Piazza Divina Commedia) costituiscono a Paderno Dugnano due spazi importanti di ritrovo e incontro dei cittadiniSi ritiene pertanto che il provvedimento posto in essere dal Sindaco rappresenti un intervento eccessivo non giustificabile , che di fatto limita l’agibilità politica e lo svolgimento della campagna elettorale della Lista civica INSIEME PER CAMBIARE e dei propri candidati. Per questo si chiede urgentemente un Suo intervento per ripristinare il corretto svolgimento della campagna elettorale a Paderno Dugnano in un contesto di sereno e plurale confronto politico. Si chiede altresì la possibilità di effettuare attività di propaganda (installazione di gazebo e volantinaggio) in Piazza Falcone e Borsellino il 9 maggio e in Piazza Divina Commedia il 23 maggio p.v. Rimango a disposizione per fornire tutti i chiarimenti che Ella vorrà. Diistinti saluti,                              Giovanni Giuranna Paderno Dugnano, 9 maggio 2014 Comunicato stampa del Partito Democratico:Ordinanza del sindaco e lo strano asse con il Movimento 5 stelle  Paderno Dugnano, 9 maggio 2014  Con l'ordinanza n.45 del 7/5/2014 il sindaco Alparone ha vietato, dalle 18, la campagna elettorale stasera in piazza Falcone Borsellino ed il giorno 23, sempre dalle 18, in Piazza della Divina Commedia, in quest'ultimo caso revocando un permesso già assegnato al Partito Democratico. Già nella riunione del 30 aprile scorso, in sala giunta, abbiamo dovuto subire le lamentazioni del segretario del PDL che per tutta la riunione ha accusato gli altri di avergli occupato tutti gli spazi e il Movimento 5 Stelle di aver organizzato una serata sulla legalità al centro Falcone Borsellino vietato, per regolamento, dall'amministrazione di centrodestra alle manifestazioni di partito. M5S che invece prima ha preteso che nessuno stesse al parco Toti durante la loro festa e poi ha chiesto il ritiro del permesso per l'evento dell'associazione Rita Atria sulla legalità proprio il giorno 23 maggio alle Tilane adducendo la motivazione che le Tilane le avevano chieste anche loro e scatenando le ire verbali del presidente dell'Associazione poi attaccato sulla stampa dal Movimento stesso che ha dichiarato di essere stato insultato. Risultato: con questa ordinanza vengono fermati due momenti della campagna elettorale del Partito Democratico, mentre sia il M5S che il sindaco (per un evento successivo sulle truffe) avranno a disposizione il centro Falcone Borsellino (vietato ai partiti) per la loro campagna elettorale. Premesso che non abbiamo mai condiviso la deliberazione del 2010 di vietare la presenza delle forze politiche all'interno dei centri di aggregazione (come i centri anziani e il centro falcone Borsellino), a nostro avviso democrazia significa garantire e non impedire la presenza di tutti. Premesso che non condividiamo la scelta di utilizzare come priorità la numerosità del gruppo consiliare come criterio per l'assegnazione degli spazi per gli eventi della campagna elettorale (decisione presa nonostante l'assenza giustificata del capogruppo della principale forza dell'opposizione Marco Coloretti) La campagna elettorale fino ad ora è stata serena e noi abbiamo sempre accolto alle nostre assemblee anche i gli avversari politici, in passato come nei giorni scorsi, permettendo ad esempio l'intervento di esponenti di punta del Movimento 5 Stelle alla bellissima iniziativa di lunedì con il ministro Poletti. Certo è piuttosto strano che si parli di legalità aggiustando le regole ma ancor più è pericoloso che si sia deliberato il fermo della campagna elettorale insinuando "gravi pericoli che minacciano l'incolumita' pubblica e la sicurezza urbana" nei confronti di una forza politica. Il sindaco Alparone vuole insinuare forse qualcosa ? Perché è lui con la sua maggioranza che, in questi anni, si è preoccupato di vietare il più possibile l'espressione democratica, impedendo l'accesso a determinati spazi pubblici (tranne quando fa loro comodo), la partecipazione dei cittadini ed il confronto, spesso rivolgendo accuse prive di qualsiasi fondamento verso i suoi avversari. Noi volentieri partecipiamo a tutti gli eventi sulla legalità perché crediamo, e lo diciamo da sempre, che legalità e rispetto delle regole sono alla base del vivere civile e non hanno colore politico. Ma, sempre parlando di legalità, sarebbe interessante sapere, vista la velocità di deliberazione, se l'ordinanza del sindaco è stata preventivamente (e non successivamente) comunicata al Prefetto come previsto dall'art. 6 comma 4 della Legge 24 luglio 2008, n. 125 Noi denunciamo con forza questi comportamenti e siamo stupiti che il Movimento 5 Stelle si presti a fare da sponda a certi giochetti, evidentemente in campagna elettorale alcuni sono più uguali di altri. Ed è proprio vero che il metodo del "chiagne e fotte" funziona sempre. Oscar Figuscoordinatore cittadinoPartito DemocraticoPaderno Dugnano