LA SCOMMESSA

DUGNANO-INCIRANO-CALDERARA: DA OGGI DON LUCA NUOVO PARROCO


Ricevo da Alberto Manzoni il seguente comunicato stampa (foto dal sito della Comunità pastorale di Dugnano-Incirano): COMUNICATO STAMPA di MARTEDÍ 1 LUGLIO 2014  Don Luca Andreini è il nuovo parrocodi Dugnano e Inciranoe rimane responsabile anche di Calderarain attesa della comunità pastorale "a tre".Il "grazie" a don Giacomo Tagliabueper i suoi 13 anni fra noi
 Paderno Dugnano, 1 luglio 2014 - Don Luca Andreini da oggi assume l'incarico di parroco delle parrocchie dei Santi Nazaro e Celso in Dugnano e di Santa Maria Assunta a Incirano, nonché di responsabile della comunità pastorale che le comprende, rimanendo al tempo stesso responsabile anche della parrocchia Maria Immacolata in rione Calderara, in attesa dell'assetto definitivo della comunità pastorale che comprenderà le tre parrocchie, come era previsto da tempo nei progetti diocesani. Fino a ieri l'incarico suddetto era svolto da monsignor Giacomo Tagliabue, che era arrivato a Dugnano con l'inizio dell'anno pastorale 2001/2002 ed aveva incominciato a guidare anche la parrocchia di Incirano dal 2006, contestualmente all'avvio della comunità pastorale. L'inizio del ministero di don Luca come nuovo parroco Don Luca Andreini, 44 anni, ordinato nel 1997, ha celebrato la prima Messa da parroco questa mattina, alle ore 9, nella chiesa di Dugnano. Con lui ha concelebrato don Luca Parolari, vicario parrocchiale, che è stato ordinato sacerdote lo scorso 7 giugno in Duomo ed ha celebrato la sua prima Messa nella comunità di Dugnano-Incirano domenica 15 giugno presso il santuario dell'Annunciazione e nella parrocchia di Calderara domenica 22, giorno in cui ha presieduto in orario serale la Processione del Corpus Domini dal centro "Cardinal Colombo" di via San Michele del Carso all'oratorio "San Luigi" di via Toti. «Gesù chiama l'uomo malato e lo mette in mezzo - ha detto il parroco durante l'omelia, in riferimento al brano evangelico odierno (Lc 6,6-11) - e così le altre persone presenti lo guardano, ma il loro è uno sguardo di condanna. Gesù guarisce l'uomo dalla mano paralizzata, ma vuole guarire anche lo sguardo delle persone». Dunque nella prima occasione di incontro "ufficiale" con i nuovi parrocchiani, don Andreini ha voluto mettere in rilievo, partendo dalla Parola di Dio, la necessità che ciascuno sappia guardare all'altro in modo benevolo, sull'esempio dello sguardo di Gesù. Il nuovo parroco ha voluto da subito ringraziare quanti prestano servizio liturgico, in attesa di incontrare molti altri collaboratori, in particolare i consiglieri pastorali, durante la seduta, prevista in serata, del consiglio pastorale parrocchiale della comunità. I passaggi per giungere alla comunità "a tre" si verificheranno nell'arco dei prossimi mesi e verranno rese note le varie scadenze non appena sarà possibile, presumibilmente con la ripresa a pieno regime delle attività dopo il periodo delle ferie. Sul sito della comunità (www.dugnanoincirano.it) c'è un primo saluto del nuovo parroco. Il "grazie a" e "di" don Giacomo Don Giacomo Tagliabue, che aveva compiuto i 75 anni in gennaio, ha di fatto lasciato la casa parrocchiale di via Grandi 12 venerdì scorso, 27 giugno - giorno del suo 50° anniversario di ordinazione sacerdotale -, dopo aver celebrato la santa Messa delle ore 9 nella chiesa parrocchiale dei Santi Nazaro e Celso, con la partecipazione anche dei fedeli di Incirano, e per questo era stata sospesa la celebrazione consueta delle 9 in Santa Maria Assunta. Tanta gente ha voluto salutare don Tagliabue, che ha particolarmente apprezzato la presenza di diversi anziani ospiti del "Ricovero Ferdinando Uboldi" - accompagnati in chiesa da volontari -, dei bambini della scuola dell'infanzia "Uboldi" e dei ragazzi e ragazze dell'oratorio feriale. L'Eucaristia è stata concelebrata dal già citato don Luca Parolari, insieme con don Vittorio Inversini, don Renzo Sala e don Sebastiano Manjaly; il sacro rito è stato animato dai cantori delle due corali parrocchiali e servito da numerosi chierichetti, ed ha visto la presenza del sindaco e di altre autorità civili e militari locali. Don Giacomo nell'omelia ha ringraziato tutti: «Vi chiedo di andare avanti a collaborare con chi arriva dopo di me», ha detto fra l'altro, prima di enunciare i vari punti, presenti nel messaggio che si può trovare e scaricare anche dal sito della comunità, dove si trovano altri dati e notizie.