LA SCOMMESSA

GUARDARE IN FACCIA LE VITTIME E I FAMILIARI EURECO


Ieri sera - quarto anniversario della tragedia Eureco - ho partecipato in Aula Consiliare ad una serata intensissima, a tratti commovente per la presenza di tre superstiti/familiari Eureco (Antonella Riunno, Ferit Meshi e Lulzim Shuli): Lavoro, Salute e Territorio: Diritti Negati Appuntamento interessante anche dal punto di vista culturale per l'intervento di Stefano Valenti, autore del romanzo di impegno civile La fabbrica del panico (Feltrinelli 2013, Premio Campiello Opera Prima 2014).La narrazione "autentica, ma trasfigurata" di Valenti ha aiutato a entrare con maggiore profondità nel dramma di Antonella, Ferit e Lulzim e - più in generale - nelle gravi contraddizioni della nostra società che non mette al centro il lavoro e le persone dei lavoratori, ma il profitto.L'iniziativa ha avuto il patrocinio dell'Amministrazione Comunale e ha visto la presenza dall'inizio alla fine degli Assessori Tonello e Boffi, ai quali riconosco la disponibilità all'ascolto e al confronto (a tratti non facile) sulla situazione abitativa di Ferit Meshi, che a fine novembre avrà lo sfratto esecutivo, e sui vari temi in programma.Nel corso della serata i due Assessori hanno ricevuto vari spunti di riflessione che, mi auguro, porteranno ad azioni concrete e condivise. Con riferimento alla situazione amianto Lorena Tacco (AIEA) ha chiesto:Mappatura amianto a Paderno Dugnano con invio a tutti i cittadini - come prevede la normativa - di un modulo di segnalazione. Varedo lo ha fatto, con ottimi risultati.Sportello Amianto-Sicurezza-Qualità della vita aperto per qualche ora alla settimana per fornire informazioni a cittadini, lavoratori e aziende e per poter facilitare le segnalazioni evitando che i vari enti si rimpallino le responsabilità. Sarebbe utile prevedere una task force di pronto intervento perché quando vengono segnalati smaltimenti impropri di amianto sia possibile intervenire immediatamente (cosa che non sempre succede).Uno studio epidemiologico sul territorio padernese suddiviso per zone per avere dati precisi circa patologie tumorali e valutare azioni da intraprendere a tutela della salute pubblica.Il momento certamente più intenso è stato quando Antonella Riunno (compagna della vittima Salvatore Catalano)  ha preso la parola per guardare negli occhi gli Amministratori Comunali e chiedere loro: "Voi avete figli? Cosa avete fatto fino adesso? Come mamma, vorrei capire che cosa avete fatto... Se sbaglio, vi chiedo scusa. (...) Scusate, io faccio le domande ma non capisco le vostre risposte... Io ho incontrato questo signore del Comitato che mi telefona ogni tanto e mi chiede come va... Voi che cosa avete fatto? Dove siete?".