LA SCOMMESSA

CONGRESSO PD: IL COMMENTO E GLI AUGURI DI MASSETTI


Sul sito dell'ex Sindaco Gianfranco Massetti leggo il seguente commento:Terminato il congresso paderneseBuon lavoro PDPaola Cattin è la nuova segretaria del PD cittadino, dopo le dimissioni di Oscar Figus che lo era stato per 5 anni. Ha ricevuto il consenso di due liste: ”Il sogno è per sempre” che l’ha candidata e l’appoggio di una seconda lista denominata “Per un PD aperto innovatore e progressista” che l’ha appoggiata. La differenza tra le due liste? La prima dal sapore vagamente renziano puntata sul “sogno” e “sull’audacia” nonché sulla necessità di “riaffermare l’identità e i valori fondativi del PD”. La seconda più centrata sui problemi della società padernese e sulla necessità di un partito progressista.Su 85 iscritti hanno votato in 62 eleggendo anche i 10 membri del coordinamento cittadino.Le due liste hanno ottenuto la prima 31 voti, la seconda 28 due gli astenuti e una scheda nulla. Le due liste saranno rappresentate da 5 persone ciascuna. Che, salvo conferme ufficiali, saranno probabilmente: E.Cozzi, M.Menini, L.Zanca, V.Cicoria. S.Zesi per la prima lista e L.Romani, R.Azzara, R.Ranzenigo, G.Gallenti e U.Allievi per la seconda.Concluse le formalità di rito adesso è il momento della messa alla prova. Saprà il PD padernese risollevarsi dalla batosta elettorale ed essere motore del cambiamento delle politiche locali propugnate dalla destra cittadina? Saprà riacquistare la credibilità necessaria e ricostruire un progetto forte ed utile al futuro della città di Paderno Dugnano? Questa è la sfida.La montagna da risalire è grande perché mentre il PD nazionale è al 40%, ha vinto tutto e governa città e regioni, noi PD padernese abbiamo perso due volte, nel 2009 e nel 2014, siamo al 27,8% e siamo all’opposizione con 5 consiglieri comunali su 26. Forse bisognerà anche affrontare il dato strutturale della debolezza del PD locale. Su questo rinvio alla mia “lettera agli iscritti”, pubblicata sul sito del PD padernese il 27 luglio 2014. Obiettivamente 85 iscritti in una città di 48mila abitanti sono pochini… ci sarà un motivo?L’esito del voto dimostra che il PD di Paderno è unito sul nome dell’outsider Paola Cattin, alla quale si è affidata una totale fiducia, ma è diviso sul ruolo del partito e sulle prospettive politiche generali.Ci sono comunque stati almeno tre aspetti positivi della giornata congressuale.Il primo: Paola Cattin nel suo intervento ha dato sostanza politica, concretezza ed equilibrio, all’evanescenza della Lista “Il sogno è per sempre” puntando sulla risorsa degli iscritti, sul rinnovamento generazionale e sulla ripresa di relazioni con la società civile. Più attenta ai bisogni degli ultimi e della città che alle sirene delle facili soluzioni.Il secondo: il gruppo di Giovani Democratici che, con Matteo Menini hanno segnato la loro presenza e sottolineato, tra l’altro, l’importanza per il Pd della sfida sulla comunicazione e sui social media. Un buon segnale se sarà accompagnato anche dall’apertura ai tanti giovani di altre associazioni e non se non si coltiverà un’ortodossia di partito ormai inesistente. Il terzo: una buona consapevolezza dei problemi da affrontare come PD e come Centro Sinistra. Da sottolineare gli interventi di Marco Coloretti sulle preoccupazioni per la democrazia e la partecipazione; quello di Ivano Tincani sulle difficoltà delle condizioni economiche e la situazione della disoccupazione e quello di Efrem Maestri sull’assurdità delle regole interne al PD (le liste bloccate, ma potremmo aggiungere la confusione delle regole per le primarie).Apprezzati i saluti di Cerioni segretario di SEL e di Luciani del PSI. Purtroppo non presenti Insieme per Cambiare, Scelta Civica, il PDCI e Rifondazione.Aggiungo personalmente che per ricostruire un partito ed una coalizione di Centro sinistra non bisogna attendere, come un comitato elettorale, che soffi il vento e che ci porti magicamente la vittoria quando si voterà, per le elezioni comunali o per altre elezioni.Bisognerà invece saper ri-costruire un nostro ed autonomo progetto politico di cambiamento della città. Un progetto concreto che guardi alle persone e alla loro vita quotidiana fatta di lavoro, servizi, cultura, ambiente, accoglienza.Se sapremo elaborare un nostro originale “discorso sulla città” torneremo anche ad essere un punto di riferimento politico dell’opposizione e della proposta di un governo alternativo al centrodestra.E sarà bello ed entusiasmante rimettersi al servizio della buona politica. Se invece si ha in mente un altro modello… auguri.19 gennaio 2014Gianfranco Massetti