LA SCOMMESSA

CITTA' 2000 CESSA LE PUBBLICAZIONI


 Con dispiacere segnalo questa notizia: è arrivato in edicola e nelle parrocchie l'ultimo numero del mensile cattolico padernese Città 2000, che cessa le pubblicazioni. Di seguito l'ultimo editoriale:Ci fermiamo, domani si vedràL’avventura di Città2000 si ferma qui. Anzi, più corretto dire, si è fermata con l’ultimo numero pubblicato a dicembre. Perché? È la domanda cui dobbiamo una risposta. Innanzitutto ai nostri lettori che in questi anni ci hanno sostenuto, acquistando Città2000 tutte le settimane (fino al 2007), poi mensilmente. Fare un giornale è impresa ardua, faticosa, anche rischiosa. Oggi più di ieri. Ci vuol coraggio, tenacia e una certa dose d’incoscienza. Coraggiosi, tenaci e anche un po’ incoscienti lo siamo stati davvero: per 15 consecutivi anni. Cominciammo la domenica di Pasqua del 2000: quattro soci, io, Alberto, Angelo e Ezio Casati. Ci incoraggiò Umberto Seregni, grande amico di Angelo Valadè e titolare dell’omonima Seregni Industria. Ci disse: «Per la stampa, non preoccupatevi, ci penso io». E intendeva dire che si sarebbe accollato anche i costi. Così fu per diversi anni. Il tempo passa, il mondo cambia e alla Seregni arrivano gli americani: “business is business”, giustamente. Ci rimboccammo le maniche e con l’aiuto di Pierluigi Tibiletti, trovammo le inserzioni pubblicitarie per pagare anche la stampa e far quadrare i bilanci. L’anno difficile fu il 2012: conti in rosso e rischio chiusura. Con nostra totale sorpresa, furono i parroci delle nostre comunità ecclesiali a chiederci di andare avanti, sostenendoci anche economicamente. A loro va il nostro grazie per aver mostrato di apprezzare il nostro lavoro. Nei due anni successivi, grazie all’amico Enrico Ricci, la pubblicità tornò a crescere e a far quadrare autonomamente i conti. Il 2014 chiuderà in pareggio. Unica nota dolente, Equitalia. Può una microscopica cooperativa (senza scopo di lucro, sostanzialmente senza utili, basata quasi totalmente sul volontariato) – pur cercando di fare ogni cosa secondo norma – ... [CONTINUA IN EDICOLA]