LA SCOMMESSA

CCIRM: RHO-MONZA, NON VI SEMBRA UN CANTIERE FUORILEGGE?


 Di seguito il comunicato stampa diffuso oggi dal CCIRM:«QUESTO NON VI SEMBRA UN “CANTIERE FUORILEGGE”?». OLTRE AL CONSIGLIO DI STATO, IL CCIRM SI RIVOLGEA MINISTERI, REGIONE, PREFETTURA E DUE PROCURE PADERNO DUGNANO, 24 febbraio 2015 - “Abbiamo riscontrato e stiamo riscontrando diverse violazioni di quanto prescrivono leggi, decreti ministeriali e disposizioni regionali in merito al cantiere sulla 'Rho-Monza' in territorio di Paderno Dugnano, pertanto”, dal momento che anche durante l'udienza del 10/02/2015 in Consiglio di Stato, il giudice, pur confermando la necessità di discutere la questione nel merito in tempi brevi, non ha ritenuto di dover prendere misure cautelari, “abbiamo deciso di investire di tali questioni tutti gli organi della Pubblica amministrazione interessati, esponendo la situazione anche a due procure della Repubblica affinché si possa verificare se esistano responsabilità penali in merito”: così i responsabili del Ccirm – Comitato cittadini per l’interramento della Rho-Monza – presentano la segnalazione-esposto inviata alcuni giorni fa a diverse autorità, fra cui i ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, la Regione Lombardia, la Prefettura di Milano e le procure della Repubblica presso i tribunali di Monza e Milano, relativamente ad alcune situazioni che appaiono non corrette o addirittura illegali sui cantieri che stanno procedendo ai lavori di riqualifica, con caratteristiche autostradali, della s.p. n. 46 “Rho-Monza”, dal termine della tangenziale nord di Milano (galleria artificiale) al ponte sulla linea ferroviaria Milano-Varese (compreso), corrispondenti alle tratte 1 e 2 del progetto preliminare. Le motivazioni di questo passo sono espresse con dovizia di particolari, accompagnati da documentazione fotografica. In sintesi, la premessa della segnalazione sta nella constatazione che non si ha alcuna traccia dell’esistenza – o almeno dell’attività – dell’osservatorio ambientale, previsto dal decreto n. 2 del 7 gennaio 2014, con il quale il ministero dell’Ambiente ha stabilito la compatibilità ambientale del progetto relativo alla riqualificazione stradale/autostradale sopra citata. A partire da tale premessa, il Ccirm segnala agli enti pubblici che: - non sono state realizzate le opere che prevengano il diffondersi di polveri sollevate dai mezzi impegnati nei lavori; - non sono state realizzate le recinzioni di cantiere come prescritto dalle norme; - è stato costruito un ponte “provvisorio” sul torrente Seveso con caratteristiche difformi dalle prescrizioni di legge; - si riscontrano depositi di materiale contenente anche rifiuti speciali all’interno dei cantieri; - sono state documentate situazioni di mancata applicazione delle norme per la sicurezza sul lavoro nei cantieri stessi; - la cartellonistica inerente le modifiche alla circolazione stradale appare insufficiente, così come il decoro pubblico; - si evidenziano altre “piccole” carenze rispetto a quanto previsto dal decreto già citato, dalla normativa in generale e dalle disposizioni del Comune in merito al transito dei mezzi pesanti su determinate strade. Di fronte a questa situazione, il Comitato chiede rispettivamente a Regione, sindaco e prefetto di valutare l’esistenza degli estremi per la sospensione dei lavori fintanto che non siano ripristinate le condizioni sufficienti per poter procedere con i lavori; ed inoltre sottopone alle procure della Repubblica la richiesta di valutare se siano stati posti in essere comportamenti che abbiano rilevanza penale da parte di qualcuno fra gli operatori o gli enti interessati. Il Ccirm ringrazia i propri aderenti e i cittadini in genere che hanno collaborato nel documentare gli eventi che sono all’origine dell’esposto. Il Comitato, che com’è noto non ha colorazione politica, mentre si è attivato e procede per quello che gli compete, esprime apprezzamento per le azioni promosse di recente da parlamentari ed altri rappresentanti eletti a vari livelli, allo scopo di segnalare a varie autorità le situazioni sopra descritte.