LA SCOMMESSA

LA METROPOLITANA DALLA MEMORIA CORTA


 Gianfranco Massetti, ex Sindaco ed ex consigliere comunale PD, ha "postato" sul proprio sito la seguente (utile) riflessione sul PUMS recentemente pubblicato dal Comune di Milano:Memoria cortaQuando la metropolitana a Paderno?Forse qualcuno dimentica qualcosa. O forse è così che si imbrogliano gli elettori.Qualcuno in questi anni ha promesso ”allegramente” l’arrivo della MM a Paderno. Adesso che bisogna rimboccarsi le maniche che cosa si sta facendo?Il fatto è rilevante. Il Comune di Milano ha appena approvato il Piano decennale di sviluppo della rete delle metropolitane milanesi. Questo piano prevede lo sviluppo delle linee urbane ed extraurbane della Città metropolitana a cui anche noi siamo molto interessati. Il PUMS, Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, pubblicato il 20 febbraio, condizionerà le scelte sul trasporto pubblico per i prossimi anni. Ci sono solo 60 giorni per presentare le Osservazioni sulla procedura di VAS (Valutazione ambientale strategica).L’assessore milanese P. Maran ha detto: “Abbiamo di fronte a noi una grande sfida: riuscire a garantire dei servizi ancora più efficienti e sostenibili ad un maggior numero di persone. Oggi Milano è già un punto di riferimento a livello internazionale per le politiche di mobilità, ma la nascita della Città metropolitana ha ridefinito i confini comunali, rendendo indispensabile una rimodulazione dei servizi in base alle reali esigenze di chi ogni giorno vive e transita a Milano. Il Piano va proprio in questa direzione, aumentando i servizi nelle periferie e verso la Città metropolitana.In sintesi, il PUMS prevede:“il potenziamento della rete con il  prolungamento di alcune le linee metropolitane oltre i confini comunali, in  particolare: la M2 da Cologno Nord a Brugherio e da  Assago  a Rozzano,  la M3 da San Donato a San Donato est, la M5  da San Siro a Settimo e la M4 da San Cristoforo a Corsico  –  Buccinasco. A questo si aggiunge la progettazione di una sesta linea, lungo la connessione radiale Nord-Ovest, Sud-Est, con servizio sugli assi Certosa/Sempione e Tibaldi/Quaranta. Il documento prevede inoltre la modernizzazione della M2, con il rinnovo del materiale rotabile, l’impermeabilizzazione delle gallerie e il restyling delle stazioni. Alcune delle attuali linee tranviarie vedranno inoltre allungare il loro percorso e si trasformeranno nelle cosiddette Linee T, linee di forza più veloci e complementari alla rete delle metropolitane. Il Piano considera poi di istituire sistemi rapidi su gomma per collegare la città ad alcune importanti direttrici ad oggi non ancora servite: Arese - Lainate, Vimercate, Segrate – Pioltello, Paullo, Binasco e del Cusago”Ovviamente nulla da dire sulle priorità del Comune di Milano. Ma molto da dire su quelle della Città Metropolitana, organismo di governo del territorio milanese che vede la presenza anche del nostro sindaco. Ora c’è ancora tempo per avanzare delle proposte alternative o aggiuntive e/o degli emendamenti a quel piano che non considera i bisogni di una fetta importante del nord Milano e non prevede nessun prolungamento della MM gialla verso Nord, che per i comuni di Cormano, Cusano, Bollate, Paderno, Senago…avrebbe una grande importanza.Tanto più che:“sul reperimento delle risorse, che per questi investimenti sono sempre stati in larga parte statali, il piano non ha titolo per entrare nel merito. Tuttavia per la prima volta negli  strumenti di piano vi è un allegato  dettagliato che analizza l’utilità  marginale di ogni singolo investimento e che potrà aiutare Comune di Milano, Città Metropolitana, Regione e Governo a definire costi benefici di ogni investimento per orientare le scelte e l’allocazione delle risorse disponibili nei prossimi anni.Motivo in più perché il Sindaco di Paderno, l’assessore ai trasporti (se esiste), i capigruppo consiliari e la Commissione Territorio si preoccupino di fare Osservazioni al PUMS del Comune di Milano con le opportune, e tempestive, iniziative consiliari ed istituzionali.1 marzo 2015Gianfranco Massetti