LA SCOMMESSA

6 MARZO, GIORNATA EUROPEA DEI GIUSTI: SVETLANA A PADERNO


Oggi 6 marzo si celebra la Giornata europea dei Giusti. Per l'occasione ricevo da Stefania Peverati il seguente articolo e un paio di foto della rappresentazione teatrale messa in scena mercoledì sera in Tilane dalla classe 3F della Scuola media Allende.  La forza del Giusto: Svetlana "Chi salva una vita salva il mondo intero."(dal Talmud) Uno spettacolo intenso ed emozionante, quello messo in scena mercoledì 4 marzo in auditorium Tilane dalle ragazze e dai ragazzi della 3a F della scuola secondaria Allende. La tappa finale e la ‘manifestazione’ al pubblico di un percorso intrapreso in questi mesi con l’insegnante di italiano, professoressa Patrizia Forte, che ha portato la classe a scoprire le figure e le storie dei Giusti, di coloro che nel mondo, in passato o ai giorni nostri, hanno cercato o cercano di impedire i crimini di genocidio e pulizia etnica, di difendere i diritti dell'uomo - in primo luogo la dignità umana - nelle situazioni estreme, o che si battono per salvaguardare la verità e la memoria contro i ricorrenti tentativi di negare la realtà delle persecuzioni. L’attenzione degli studenti si è focalizzata sulla figura di Svetlana Broz, nipote del generale Tito, che nel corso della guerra nella ex Jugoslavia tra il 1992 e il 1995 ha girato gli ospedali della Bosnia come medico chirurgo per portare soccorso alle vittime. Ha raccolto numerose testimonianze su episodi di aiuto tra persone delle diverse etnie in conflitto e ne ha ricavato il libro I giusti nel tempo del male; ha dato vita a "Gariwosa", la sezione bosniaca del "Comitato Foresta dei Giusti" e ha proseguito nella sua azione educativa tra i giovani a favore della riconciliazione e del rispetto reciproco, tra i popoli e tra i singoli. La Preside Antonella Caniato, nel suo saluto iniziale, ha voluto sottolineare l’importanza della memoria affinché il ricordo degli orrori del passato consenta di costruire un futuro differente, ma anche metta in luce il bene che da qualche parte, con i piccoli gesti, è stato compiuto e può essere compiuto, anche ai giorni nostri, da ognuno di noi. Questo accade quando vediamo nell’altro non un nemico ma un essere umano: in questa umanità ci riconosciamo, e tendiamo la mano, e offriamo aiuto. 
Grazie all’impeccabile regia della professoressa Forte e degli altri docenti che hanno collaborato alla realizzazione dello spettacolo, sul palco dell’auditorium Tilane i ragazzi della 3° F hanno accompagnato una platea attentissima e commossa ad incontrare Svetlana e alcune delle persone di cui lei stessa ha raccolto le testimonianze, attraverso un susseguirsi di rappresentazioni, immagini e racconti magistralmente interpretati, intervallati dalla chitarra e dalla splendida voce della cantante Cinzia Mai. Testimonianze terribili di guerra, di fame, di dolore, ma anche racconti di coraggio civile, di rispetto, di bene. Di quel bene che, in mezzo all’odio e alle infamie della guerra, spicca come un fiore sbocciato nella crepa di un muro, e che ha il colore della speranza. Di speranza ha parlato, in un intervento al termine della rappresentazione, la dottoressa Anna Maria Samuelli, cofondatrice di Gariwo – La foresta dei Giusti (la onlus milanese che si occupa di accrescere l’attenzione nei riguardi dei Giusti): proprio nel suo ruolo di membro della sezione didattica dell’associazione viene spesso in contatto con i giovani, nei quali riscontra un vivo interesse e una grande sensibilità nei confronti delle tematiche presentate, nutrendo quindi grande speranza che le nuove generazioni possano incarnare e portare nel mondo quel senso di profonda giustizia che la memoria e le testimonianze dei Giusti portano in sé. Il console onorario armeno, Pietro Kuciukian, anch’egli tra i fondatori di Gariwo, ha invece ricordato l’importanza di conoscere e comprendere le radici dei conflitti, i sintomi prodromici, spesso così lontani nel tempo da sembrare impossibile che rappresentino realmente l’origine di guerre e brutalità. A conclusione della serata, una sorpresa attendeva le ragazze e i ragazzi: un videomessaggio della stessa Svetlana Broz, registrato nella sua casa di Sarajevo, che si rammaricava di non aver potuto partecipare alla rappresentazione e, nel ringraziare per l’impegno e le energie profuse, esortava i giovani a farsi Giusti di fronte ai piccoli soprusi, a trovare il coraggio di far valere il bene ogni giorno. Svetlana si è accomiatata dagli studenti dicendo “Rimarrete sempre nel mio cuore”. E di certo nei cuori dei nostri giovani un seme di giustizia è stato piantato, ed un germoglio non tarderà a spuntare.Stefania Peverati Sul sito Gariwo.org si può leggere la lettera della prof.ssa Forte. Di seguito il videomessaggio di risposta (in inglese) di Svetlana alla classe 3F della Scuola media Allende.