LA SCOMMESSA

25 APRILE: MEMORIA E NUOVA R-ESISTENZA


 L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e sapere riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. ITALO CALVINO, Le città invisibili*   *   * A Paderno Dugnano la manifestazione del 25 aprile si è svolta secondo il programma concordato per tempo dall'ANPI con l'Amministrazione Comunale: alzabandiera, corteo e deposizione delle corone, discorsi celebrativi e interventi della Banda Comunale e del Coro "Questo è il fiore del partigiano". Presenti quasi tutte le forze politiche, numerosi cittadini e associazioni. L'intervento più toccante è stato quello del partigiano Angelo Villa, premiato dall'Amministrazione con una targa.Di seguito le parole dell'On. Ezio Casati e il tweet del Sindaco Alparone che ha riportato - senza citarlo - un aforisma che il web attribuisce al filosofo Theodor Adorno. Così il primo cittadino ha terminato il proprio intervento sul palco. Tale frase, estrapolata dal contesto, può voler dire tutto e niente. Nel giorno del 25 aprile personalmente credo sia necessario e doveroso prendere posizione tra ciò che è nero e ciò che non lo è.