Gianfranco Massetti (PD) aderisce pubblicamente all'iniziativa Seveso Fiume Nostro, promossa dalla lista civica
Insieme per cambiare. Sul suo sito personale ha pubblicato la seguente riflessione:Seveso fiume nostroIo aderiscoL’iniziativa organizzata dalla lista Insieme per Cambiare è lodevole, per diversi motivi.Primo perché riporta al centro dell’attenzione pubblica un tema ambientale troppo trascurato: quello del Fiume Seveso. Una risorsa dimenticata da questa Amministrazione comunale.Secondo perché lo fa in maniera ben strutturata e articolata tale da permettere ad ognuno di avvicinarsi, studiare, pensare e progettare insieme un futuro ambientalmente più sostenibile che fondi le sue radici sulle “nostre ragioni ambientali” ed il fiume Seveso è una di queste. Sì, perché il Fiume Seveso è stato la matrice della nostra storia umana ed urbana e può tornare ad essere centrale nella vita della nostra comunità. E’ attorno ad esso che sono nati gli insediamenti di Palazzolo, Dugnano e Paderno. Quando l’acqua era pulita e il fiume era ben visibile e forse anche ricco di pesci.Poi l’industrializzazione e l’urbanesimo del ‘900, insieme all’avidità edificatoria degli anni successivi, ne hanno nascosto il profilo, incementato gli argini, coperto il letto e distrutto l’ambiente circostante fino a farlo diventare una “fogna a cielo aperto”. E poi un problema idraulico anche per Milano.E’ solo con il Contratto di Fiume degli anni ‘90 e con l’iniziativa del Centrosinistra che rinasce, almeno a Paderno Dugnano, l’idea di “Fiume”. Con il PRG del 1999, grazie all’architetto Paolo Maffioletti, Paderno è il primo Comune che prevede nel suo strumento urbanistico un “Parco Urbano del Seveso” dentro il proprio territorio. Parco che nei successivi anni si è cercato di realizzare e ampliare.Ma il Centrodestra che governa Paderno dal 2009 ha abbandonato questo obiettivo.Obiettivo che oggi è più lontano ma più urgente visto l’avvicinarsi della realizzazione delle Vasche del Seveso a Senago e a Palazzolo Milanese.Inoltre, dopo la “sconfitta della Rho-Monza”, questo obiettivo ambizioso può permettere la ripresa di un territorio che deve valorizzare le sue risorse ambientali in maniera nuova. Per queste ragioni credo sia utile e doveroso aderire a questa iniziativa, garantirle il successo che merita e aiutarla a costruire un movimento ancora più vasto, fatto di cittadini, associazioni e partiti. Un movimento così forte che riesca ad imporre a questa Amministrazione Comunale, cieca e muta, la ripresa di quegli obiettivi concreti del Contratto di Fiume che permetterebbero al nostro territorio di tornare protagonista della valorizzazione ambientale del Nord Milano.Io, personalmente, aderisco ed invito cittadini, associazioni e partiti a fare altrettanto. Gianfranco Massetti19 maggio 2015